venerdì 11 dicembre 2009

Ink


Eh? Ma di cosa si tratta? Mai sentito....

Bè è risaputo come io certe cose io me le vada a cercare col lanternino, finendo pure per trovarle.
Partiamo dall'inizio.
Scopro l'esistenza di questo film per una piacevole sincronicità e grazie ai miei super poteri me lo procuro.
Programmo una seratina per la visione che ci sta sempre bene.
Prima della visione comunico con l'universo, augurandomi che non sia una delle frequenti mazzate che incontro sulla via. Qualcosa mi dice che non rimarrò delusa.
Uno squarcio sulle dimensioni che coesistono al nostro quotidiano ma alle quali non è dato accesso (non a tutti almeno...). Un "Franklin" che mostra qualcosa in più e che rapisce per la sua capacità di sovrapporre, intrecciare, confondere piani temporali, linee di vita, occasioni possibilità...
Se si vuole godere della visione si esca dal tempo e si cerchi di dimenticare la propria esistenza cronologica da alfa ad omega, in Ink tutto coesiste, tutto è prestabilito eppure soggetto a cambiamento.
La "scelta" è alla base di ogni momento, consapevole, a volte inconsapevole ma di fatto unico motore di forze ed entità che sopravvivono solo grazie alle nostre emozioni.
Un film che propone una chiavce di lettura della realtà avvincente ed emozionante e che svela l'importanza che c'è dietro ad ogni singolo gesto.
Indubbiamente criptico ma evocativo e di gran fascino, Ink si bilancia tra soluzioni escogitate nella più sconcertante semplicità e visioni inquietanti.
Per il resto, attori mai visti né sentiti, così come il regista che scrive e dirige i suoi film con la presenza di attori feticcio.
Uscirà mai in Italia? E se uscisse troverebbe un singolo spettatore disposto ad andare al cinema per pensare invece che per "distrarsi"?
Io di certo se possibile me lo andrò a rivedere.

Direi che per approfondire determinati argomenti si può di sicuro fare un salto in via dei SS. Quattro, 26 a Roma (06 7047 6834), molto vicino al Colosseo...
Troverete la libreria Harmonia Mundi, specializzata in tutto ciò che può aiutarvi a guardare oltre il velo. Una bella sala inoltre accoglie regoalrmente conferenze e seminari a tema e se vi iscriverete alla mailing list riceverete gli appuntamenti mensilmente... Se non erro tra pochi giorni concerto con campane di cristallo per una profonda esperienza meditativa... fatevi sotto!

martedì 1 dicembre 2009

Good Morning Aman

Good Morning Aman non lo sarei mai andata a vedere ma la presenza di Valerio Mastandrea come interprete e produttore mi ha spinto a sceglierlo tra una rosa, a dire il vero, con pochi petali.
Per la prima volta ci rechiamo al Tibur, un cinema nel quartiere di San Lorenzo che sembra quasi di non stare a roma. La sala è pure caruccia, tutta parquettata e con un bagno incredibilmente pulito, scevro da quello squallore classico da bagno di cinema.
Comprendo che qualcuno si starà chiedendo com'è che sto parlano del bagno e dell'arredamento della sala... bè è molto semplice... il film è al limite dell'inguardabile.
La regia è tutta un ridondare di virtuosimi non necessari, il montaggio alla come viene e il film inutilmente lungo, tempi morti come se piovessero, camera che indugia su volti che purtroppo non hanno nulla da dire. La storia che forse è la cosa meno peggio poteva essere ben più approfondita e invece si perde tutta in superficie. Lo spunto extracomunitario non apporta niente di nuovo.
Insomma una completa debacle, anzi non del tutto completa perché Valerio Mastandrea cade sempre in piedi... Un attore che riesce, questa volta in un ruolo drammatico e in finale antipatico, a regalare un'interpretazione intensa e vera.
Ecco... se non fosse per lui ci sarebbe da cercare il regista, prenderlo per un orecchio e suonargliene di santa ragione (detto da me che sono pacifista convinta).
In conclusione è un film che ci si fanno due palle così e non si vede l'ora che finisca.
Se il regista è quello che è... si spera invece nelle future scelte Mastandrea... è un pezzo che i carciofi sono cresciuti a Mimongo...

Entusiasmo unanime dei critici di FilmTV... si sono espressi tutti con voti alti... tutti tranne Boris Sollazzo che, evidentemente, come me, non capisce un .....
Fa rima e c'è... stacce... (citazione da Otto il Passerotto di Latte e i Suoi Derivati).

Abbinamento... Vabè... visto che questo film si svolge nel quartiere Esquilino vi suggerisco una passeggiata in questi luoghi in particolare un salto al celebre ed omonimo mercato coperto per godere dei colori e dei profumi delle bancarelle etniche.... curry, crcuma, cumino, finocchio, peperoncino, cardamomo... da perderci la testa!