venerdì 9 marzo 2012

The woman in black




Quando parlo male di un film italiano mi assale sempre il dubbio che regista e attori possano leggere le mie invettive e rimanerci di merda oltre che, ovviamente, infierire sul mio bagaglio personale di mortacci.
Dubito invece che David Watkins regista di The Woman in black arriverà mai sul Cinefilante e quindi mi metto comoda e vado a ruota libera, che è una delle cose che mi riesce meglio.
The woman in black vorrebbe segnare la rinascita della Hammer , casa di produzione britannica che dagli anni trenta ha fatto una marea di pseudo horror usando sempre la stessa sequenza della casa che bruciava.
Il problema è che se questa è la rinascita la nuova vita sarà molto breve.
Il film è un paradigma di tutto ciò che sfrantega i coglioni a livello cinematografico, lunghi silenzi, pochissimi dialoghi e una colonna sonora capace solo di eliminare ogni suspance per come sottolinea i momenti topici con crescendo eccessivi.
La storia è presto detta: Harry Potter, asessuato avvocato vedovo, si reca in un villaggio per curare il testamento di una cliente.
Una volta arrivato tutti lo scacciano manco ci avesse la rogna. Nell'immane sforzo di non cambiare mai espressione il maghetto (quanto mi sta sul cazzo quando lo chiamano così) cresciuto si intigna nel portare a termine il lavoro.
Frodo (perché un po' gli somiglia) comincia ad avere visioni orrende e incomprensibili e invece di darsela a gambe, sempre in stato catatonico insiste che è una bellezza.
E questo per me resta il vero mistero...
Non so... se la mia casa desse segni di demoniache presenze io mi chiuderei la porta alle spalle e piuttosto andrei a vivere sotto un ponte. Col cazzo che rimarrei lì a fare una fine d'inferno.
The woman in black infatti è il fantasma di una donna al quale hanno tolto il figlio che poi è morto annegato nella palude (in realtà un lago di merda).
L'apparizione del fantasma è sempre presagio della morte violenta di uno dei bambini del viallaggio.
Il film si riduce ad un'estenuante esplorazione di casa e giardino in cui ombre e veloci movimenti dietro le finestre dovrebbero far sussultare ma il tempo sembra fermarsi e inizia la classica evasione mentale del tipo: mmmh ma che posso cucinare domani? Potrei fare una creme brulèe ma dove le trovo delle uova fresche di galline allevate a terra e all'aperto? Vabbè... uh... cazzarola... devo rinfrescare il lievito madre, sarà una settimana che sta chiuso in frigo senza che lo controllo, speriamo non sia morto....
Ma Harry Potter si sarà messo da parte qualche soldo? Perché secondo me mica glielo fanno fare un altro film.. oddio certo non è peggio di quel pesce lesso di Robert Pattinson....
ahhhh ma non succede proprio niente... Chi potrei cercare su Facebook? Devo mandare qualche sms?
Insomma le stesse cose che pensi durante una scopata niente di che.
Con grande fatica il film finisce e l'unica cosa che resta è la sensazione di due coglioni aumentati a dismisura.
Bellissima l'ambientazione, che forse è l'unico reale motivo per dare un'occhiata a questo filmaccio, girato tra Pinewood e varie zone dell'Inghilterra, in particolare la suggestiva Osea Island.
Suggestive le scenografie all'interno della villa maledetta con le pareti violacee.
Se dovessi dare un consiglio a Harry Potter gli direi di lasciar perdere col gotico... si scegliesse una storia completamente fuori dal contesto soprannaturale. Punterei su qualcosa di destabilizzante per il grande pubblico che l'ha visto crescere tipo l'interpretazione di un cattivo coi fiocchi. Almeno se ne parlerebbe a livello di curiosità...

Come finisce The woman in black? Lo vuoi sapere? Seleziona il seguente testo da qui: Harry Potter ha scoperto il mistero del Villaggio: la donna in nero fa sì che i bambini del posto facciano una brutta fine. Sapendo che il figlioletto lo sta per raggiungere con la governante e non riuscendo a fermarli perché ancora non esistevano i cellulari, pensa che riunendo il fantasma della donna al corpo del figlio annegato nella palude e mai ritrovato, si possa spezzare la maledizione.
Quindi si lega una corda, si immerge nel lago di merda e al primo colpo trova il corpo del bambino.
Lo porta nella villa e ancora una volta appare il fantasma della donna che fa uno dei suoi urli lancinanti.
Convinto di aver esorcizzato la maledizione che pesa sul luogo e sui bambini, corre alla stazione per ricevere il figlioletto. Ma la stronza è ancora lì. Le basta uno sguardo e il bimbo si getta sotto il treno. Harry Potter si precipita sui binari in un disperato tentativo di salvarlo ma restano uccisi entrambi.
Si riuniranno così alla moglie di Harry Potter, la mamma del bambino, che era morta di parto. Ovviamente senza cambiare mai espressione... a qui!

"Forse non tutti sanno che..." è il titolo di una celebre rubrica della Settimana Enigmistica.... che prendo in prestito per dire: forse non tutti sanno che il Cinefilante è uno dei massimi esperti di letteratura gotica dell'800 e pure del primo novecento. Ne approfitto quindi per un suggerimento letterario, visto che spesso e volentieri un bel racconto lascia suggestioni molto più intense di un brutto film.... Quindi suggerisco di ripescare le raccolte di Montague Rhodes James... Sarà un bel leggere!

5 commenti:

veri paccheri ha detto...

grande Cinefilante, ottima recensione, come sempre !:-) "Il film è un paradigma di tutto ciò che sfrantega i coglioni a livello cinematografico" ahahahah questa tua frase restituisce un chiaro quadro del prodotto !:-D
ma l'ex potter riuscirà mai ad avere altre opportunità di carriera? a mio parere è difficile staccarsi dal personaggio, a me risulta difficile dissociarlo dal romanzo che gli ha dato popolarità, quando lo guardo penso ad harry potter...
Il lievito madre ha poteri sovrannaturali, quello a casa di mia madre riesce a resistere fino a 5 settimane in frigo senza essere rinfrescato, poi vabbè, va un po' rianimato!!!! :-)

Il cinefilante ha detto...

No Veri Paccheri... Non prevedo una carriera extra harry potter per daniel radcliff. ma non perché è difficile svincolarsi dal "maghetto" bensì proprio perché lui è trasparente, non incisivo e manco carino... massimo potrebbe fare la fine di Lukas Haas il bambino di The witness che negli anni ha fatto diverse parti da comprimario (era pure in Inception). Il lievito madre ha tuto un altro spessore! ;-)

Babol ha detto...

Ce l'ho lì che aspetta di essere visto, quindi non posso ancora commentare.
Però so che Daniel Radcliffe, come attore, è una sòla mortale.

Andrash ha detto...

Sei spettacolare!!! M'andava di andarlo a vedere sto film ma ora m'hai proprio fatto passare la voglia!

Il cinefilante ha detto...

eh eh eh Andrash!!! ma scusa vai a leggere la lista dei film da non perdere o da vedere... così almeno vai sul sicuro!