sabato 14 aprile 2018

Ready Player One

Cinema Moderno di Piazza Esedra/della Repubblica.
Spettacolo delle 18.40, tipo 40 minuti di pubblicità, mortacci loro.
Il trailer degli Avengers ce l'hanno fatto vedere almeno tre volte.
Valga l'invito che più avanti gentilmente rivolgo a Steven Spielberg.



Al cinema gratis con il Ballestrero, che ha una convenzione aziendale.
A proposito qualcuno gli ha hackerato l'account e il suo blog è andato perduto come lacrime nella pioggia. Essendo lui una personcina a modo ha da parte tutti i suoi articoli ma al momento non ha né voglia né modo di rimettere in piedi tutto quanto. Ve lo saluto io, state tranquilli.



Quando ero piccola i fornai chiudevano il giovedì pomeriggio.
Era un bel fastidio se proprio in quel momento si aveva voglia di un pezzetto di pizza bianca.
Oggi non è più così, a qualsiasi ora del giorno e della notte puoi uscire e trovare qualcosa di aperto dove fare la spesa.

Non ho mai amato Spielberg, la sua scelta di piacere a tutti,  commerciale,  furbo, senza mai uscire dalle righe. Gli alieni per lui sono sempre e solo stati buoni, bruttini e rugosi ma buoni.
I dinosauri, un vero colpo basso, una serie di film talmente inutile che non merita di essere citata.

Ready Player One  invece è uno spettacolo magnifico e da un senso alla visione sul grande schermo, perché non c'è megaschermo che tenga di fronte alla moltitudini di universi rappresentati.

Chi decide tristemente di affidarsi ad una televisione, seppur enorme, dovrà accettare che le dimensioni contano e quelle di Ready Player One sono smisurate.

Nessun attore di grande richiamo, bel coraggio, che quando c'è la storia non hai bisogno di un Johnny Depp ormai posticcio e nella memoria comunque resteranno sempre più gli avatar digitali delle loro versioni umane.

A questo proposito vado un po' a curiosare tra i protagonisti.
Mi colpisce Mark Rylance, soprattutto per il doppiaggio orrendo.
Ho già detto che il il film è doppiato a cazzo? Mi sembra di no. Bè il film è doppiato a cazzo.
Per il doppiaggio valga l'invito che più avanti gentilmente rivolgo a Tarantino.

Insomma Mark Rylance vedo pure che è stato protagonista di un film dei fratelli Quay.
Bè andiamo a vedere. Cioè dopo quaranta minuti volevo andare a comprare un cilicio per riprendermi e mettermi un po' di buon umore.

Pur nell'appassionante visione comunque la memoria però non può evitare di andare a The Congress, un bel film del 2013 (da un lungo racconto di Stanislaw Lem) che in definitiva mette in scena esattamente la stessa sostanza, sebbene al posto del visore basti ingoiare una pillola.Meno citazioni e inseguimenti supersonici ma il dramma di una civiltà ridotta alla povertà e alla schiavitù fisica e intellettuale, in balia di un'illusione alla portata di tutti è proprio la stessa.

E di fronte alla fine di una civiltà è un tantino raccapricciante che la soluzione spielberghiana sia di chiudere al mondo virtuale il martedì e il giovedì, proprio come le panetterie degli anni '70.
Sì, vivete tranquilli una vita demmerda che tanto non avete altre possibilità, spacciatevi pure per qualcun altro ma non  il martedì  e il giovedì, no, in quei due giorni state a casuccia a farvi le coccole o a dare le capocciate al muro.

Io la butto là, come di consueto in maniera tenue e delicata... Ma mavvaffanculo Spielberg a te e a tre quarti della palazzina tua.
Cioé mi scomodi Parsifal e il Santo Graal, proponendomi pure letture a livelli più profondi e poi mi baratti tutto per due giorni di riposo settimanale?

E passo al vero problema di Ready Player One, le citazioni.
Le citazioni dovrebbero proibirle per legge. A Tarantino l'ergastolo.

Di quale pochezza siamo fatti per trarre il godimento principale nel vedere replicate immagini di film già visti, di personaggi che conosciamo a memoria?
Impossibile stare dietro a tutte le citazioni di Ready Player One, impossibile.
E quindi tutti a cercarle, ad elencarle, con la luce negli occhi e nel cuore, come se il Cinema fosse morto e si cibasse di sé stesso.
E noi spettatori a mangiare avanzi felici e contenti, con tanta soddisfazione.
Chiedo troppo a volere un'idea nuova, mentre stanno facendo il remake di Matrix?

Oh però, cazzo bisogna dirlo, Ready Player One è fico che più fico non si può e ci si diverte un mondo.
Quindi lo consiglio vivamente.
Ma evitate di andarci il martedì e il giovedì, potreste avere un'amara sorpresa.

Doveroso l'abbinamento cinematografico con The Congress, un film che praticamente non si è filato nessuno e che invece è molto interessante. A me è piaciuto molto. Esticazzi, direte voi...

2 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Sei sempre mitica, e faticherò a scrivere di meglio (certamente non il martedi e il gioveci), comunque la realtà è sempre meglio della fantasia, te lo dice pure Spielberg a fine film, quindi finiti i titoli di coda, esci dal Moderno, fatte un giro alla stazione termini, e ti verrà voglia di metterti un visore qualsiasi in faccia... (pure il martedi e il giovedi...)

TH ha detto...

Io The Congress me lo sono filato, altroché.
Poi l'ho pure rifilato ad alcuni amici.

Devo ancora riflettere sulla riflessione della scena finale...
...ci sarebbe più di una interpretazione possibile.

Adoro gli aquiloni.