giovedì 3 febbraio 2022

America Latina

  • Sabato 29 gennaio 2022
  • Cinema Moderno The Space a Piazza Esedra, spettacolo delle 19.30


"Ma di che parla st'America Latina? 

"Aspetta che leggo.... Dice che è un thriller... Un uomo entra nel suo scantinato e incontra l'assurdo..."

Io sono un'amante dell'assurdo e immediatamente il mio pensiero va a Insalata russa un film del 1994 in cui, in un appartamento, condiviso comunisticamente da molte persone, scoprono una finestra che se attraversata conduce direttamente a Parigi. Un film adorabile Insalata russa, forse oggi un po' datato ma se non l'avete visto, da recuperare.

Va da sé che lo scantinato di America Latina purtroppo non porta né a Parigi, né da qualsiasi altra parte.

Da qui è un agguato lo spoilerone, quindi decidete voi se proseguire o no.

Dentista pontino, vive in una villa molto brutta, a Borgo Sabotino, con un paio di cani, una moglie e due figlie.

La moglie dorme sempre, al massimo socchiude gli occhi per sussurrare qualcosa.

Sappiate che America Latina è un film di sussurri, non è dato usare la voce in un tono normale ma solo come se foste Marylin Monroe che canta Happy birthday Mr. President.

Il dentista ha una routine settimanale che include una sbronza con un amico, sussurrante anche lui.
Praticamente il dentista si prende un suo spazio, un suo momento di libertà dalla consuetudine familiare.
E per carità... Che le famiglie, si sa, possono essere luoghi di detenzione estremamente pesanti, ben venga l'ora d'aria, ben venga l'amico strambo, che però non basta, visto che Elio/Massimo necessita di un bel mix di pillole per sostenere la quotidianeità.

E per carità... Chi dice gnente... Il lavoro, il traffico, i mille obblighi...
Ah no, mi sono sbagliata, questo vive perso nel nulla di Borgo Sabotino dove c'è una casa ogni quarto d'ora di macchina a velocità sostenuta....
Nel suo studio dentistico è pure aiutato da ben due assistenti, cosa che manco il dentista privato di Madonna. Insomma lo stress è ridotto al minimo.
Eppure... Eppure scende in cantina e trova un gran casino, un sacco di carta straccia e una ragazza imbavagliata e legata a un palo.

Lì per lì gli prende un mezzo colpo, poi tenta di comunicare con la ragazza che però urla senza dire nulla di intellegibile. Invece di slegarla le porta una bottiglietta d'acqua e inizia così a visitarla ogni giorno, cercando di capire come possa essere arrivata lì.
Io avrei sospettato subito della figlia maggiore, tipo storie di bullismo, ma no, lui, comincia a pensare di essere stato lui e di non ricordarselo. Poi sospetta pure dell'amico strambo, perché si sa, ci sta tutta che uno rapisca una ragazza e la nasconda nella cantina di qualcun altro.
Poi sospetta pure del padre, vecchio, malandato e stronzo.

L'apoteosi avviene quando in preda ad un attacco psicotico rompe un tubo dell'acqua che comincia a inondare la cantina.
Rompe il tubo e dice alla moglie e alle figlie di non entrare in cantina che c'è un problema idraulico.

Il tempo passa e in sala si comincia a sussurrare "Oh... ma ormai non sarà affogata sta ragazza?".
E invece no, i giorni passano ma l'acqua le arriva sempre alla gola.
Ma ci sono anche altre domande, "Ma sta ragazza non fa né la cacca né la pipì?" oppure "Ma se c'è il tubo rotto in cantina, non si accorgono in casa che sono senza acqua?"

Comunque sia, dopo un tentativo di affogamento e una partaccia alla famiglia, il dentista si costituisce e la ragazza, che fino a quel momento c'era pure l'ipotesi che fosse la proiezione di una psiche malata, viene portata in salvo.
Quelle che si rivelano inesistenti sono le figlie e la moglie.
Di lui, in sostanza, si dirà "Era una brava persona, salutava sempre!", insomma quello che dicono di tuti quelli che improvvisamente sterminano la famiglia.

Ora io qualche considerazione la butto lì, così a casaccio... Cioè vivi isolato a Borgo Sabotino e ti inventi una famiglia co' una moglie moscia, due figlie, di cui una ti lamenti che sia un po' zoccola e per completare il quadro rapisci una ragazza, la leghi a un palo in cantina e te ne dimentichi.
Malimorte'.... Ma almeno non ti potevi inventare una vita felice invece di quella gran rottura di cojoni?

E incredibilmente, ormai giustamente al gabbio, il dentista Elio Germano continua a vedere la sua famiglia immaginaria, la moglie e le figlie, che per l'occasione indossano abiti da quadro preraffaellita.

E giuro, il presupposto strampalato, sarebbe il meno, perché sono almeno trent'anni che ci sommergono di film tutti uguali sulla follia dell'essere umano.
Il problema di America Latina è che lo potevano girare pure nel garage di casa mia, non c'era bisogno di scomodare il ridente Borgo Sabotino, visto che le riprese sono fatte a due centimetri dalla faccia degli attori, veri e immaginari.
Infatti, non a caso, the Oscar goes to:

  • I peli del naso di Elio Germano
  • I pori della fronte di Elio Germano
  • Le sopracciglia di Elio Germano
  • Il derma in generale di Elio Germano

Oh... Io ve lo dico poi fate un po' voi, ma dopo un ora e mezza di campagna avvolta nel nulla, pori, peli, pelle sudaticcia e cantine allagate, l'unica cosa di cui si è riconoscenti è che questo film duri solo 90 minuti. Però dai, 90 minuti di pori e peli del naso sono decisamente troppi.

C'è anche un'altra questione, i fratelli D'Innocenzo o il loro Ufficio Stampa, hanno fatto uscire il film con una campagna à la Matrix, in cui si lascia intendere che la realtà potrebbe non essere quella che sembra ecc. ecc.

Ecco i fratelli Wachosky iniziarono così e ora sono sorelle. Io ci abdrei piano con certe dichiarazioni, io farei un po' di attenzione...

Concludo immaginando degli strascichi legali, tipo che il Sindaco di Borgo Sabotino faccia causa per la pessima pubblicità turistica o che i fratelli D'Innocenzo potrebbero denunciarsi l'un l'altro, per rendersi giustizia in una vicendevole necessità di redenzione.

La visione è stata comunque allietata dagli improperi di Gian Luca che ha mortacciato con grande generosità ogni aspetto dell'opera, iniziando dal manifesto "Ma poi perché sta testa bucata?".

Ancora una volta un cinema italiano a cui difetta la mancanza di una storia solida e che diventa presupposto per atti masturbatori con la macchina da presa.

Ay que dolor!

Abbinamento ormai quasi inevitabilmente con una serie TV spagnola, tanto per non sembrare ripetitiva con le solite produzioni USA e/o UK. Dunque la serie, poco conosciuta, è El ministerio del tiempo, divertente, intelligente, avvincente, ironica e con dei  personaggi splendidi. Se la trovate dategli uno sguardo....

PS "Ridente" lo dicevo pe' ride, eh!

1 commento:

Franco Battaglia ha detto...

Ma non è che D'Innocenzo è uno solo e il fratello se l'è inventato?