Cinema Lux, sala 7, spettacolo delle 21.00 (mi pare)
Si segnalano in sala stronze che parlano tutto il tempo e con il cellulare acceso
SPOILER ALERT SPOILER ALERT SPOILER ALERT LER ALERT SPOI
Negli anni 70 molti bambini furono traumatizzati dai film di fantascienza trasmessi in televisione, di mattina, durante la Fiera di Roma.
Io sono una di loro.
Fu alora
che m'imbattei ne Il pianeta proibito, restando profondamente turbata dai mostri
dell'Id, la manifestazione fisica dell'inconscio del Dottor Morbius.
Quanti anni avrò avuto? Non più di nove o dieci e i mostri dell'Id rimasero scolpiti nella mia testa come la cosa più spaventosa che avessi mai visto.
Un rumore nella notte?
Immediatamente
si materializzava nel mio schermo mentale il mostro dell'Id, uno e in
bianco e nero, perché all'epoca non avevamo ancora il televisore a colori.
Percepivo un'ombra dietro di me?
Era sempre il mostro dell'Id in agguato!
Con
il passare del tempo dimenticai il film, la trama e pure il titolo ma
il mostro era sempre pronto a rispuntare ogni volta che provavo paura
per qualcosa.
Quando rividi Il pianeta proibito, da adulta, la visione mi lasciò talmente indifferente, che quasi rimasi delusa.
Si
formarono quindi in me due sensazioni totalmente distinte, la prima, quella
agghiacciante di quando ero piccola e la seconda, legata alla visione da
grande, che non faceva alcuna presa sul mio immaginario.
Questo
fatto era talmente eclatante che spesso mi divertivo a sperimentare il
passaggio dal presente al passato, misurando la differenza tra le
emozioni.
Tutto questo
per dire che The substance è prima di tutto una spietata e lucida
analisi sulla mente aberrata dell'essere umano, vittima del proprio mostro dell'Id!
Demi Moore si fece conoscere con Ghost, sia lei che il film ebbero un successo planetario.
Subito
dopo però cominciò a entrare in fissa con la chirurgia estetica e poco
ci mancò che non si riducesse come Ornella Vanoni oggi
Il
mio parrucchiere dice che Ornella Vanoni, oggi, ha un sex-appeal
incredibile e quindi, come al solito, sono io a non capire un cazzo.
Comunque
Demi dopo parecchi scempi perpetrati su di lei medesima ha trovato
finalmente uno bravo e alla fine, dai sì, si sta mantenendo sicuramente
meglio di Madonna o della sexy Ornella Vanoni.
Colpo
di genio della regista, sceglierla per interpretare la protagonista di
The substance in un mix audace di realtà e finzione.
Demi è una showgirl sul Viale del tramonto ma senza Erich von Stroheim a venerarla e a stirarle i vestiti.
Viene
licenziata e la sua vita sembra non avere più senso alcuno, fino a che
viene contattata anonimamente da un'azienda che ha messo a punto una
sostanza capace di generare una sua doppelganger, giovane e bella.
Si dovranno però spartire l'esistenza su questo pianeta, una settimana ciascuna, senza eccezioni.
La nuova Demi è Margaret Qualley (la figlia di Andy MacDowell, la protagonista di Quattro matrimoni e un funerale).
Margaret scala il successo in un nanosecondo e ci prende gusto.
Finirà in un Maracanà!
The
substance è un film tutto al femminile ma di certo non femminista. È un
orrido ritratto di come la donna, ancora schiava di un'immagine del
tutto effimera e superficiale, si nutra di un vuoto cosmico, capace di
risucchiare ogni cosa.
E' una fotografia sul The wall che ci costruiamo intorno, giorno dopo giorno, lasciando spazio ad una psiche malata e profondamente immatura, capace di dirigersi esclusivamente all'autodistruzione.
E' una fotografia sul The wall che ci costruiamo intorno, giorno dopo giorno, lasciando spazio ad una psiche malata e profondamente immatura, capace di dirigersi esclusivamente all'autodistruzione.
Dopo
un inizio super patinato, dove ogni inquadratura ricerca una citazione e
una simmetria quasi ossessiva, si palesano le prime avvisaglie horror
che, in un crescendo senza freni, si appropriano dell'opera
rivendicandone la matrice splatter.
La conclusione
si svoge in un bagno di sangue, quasi una cisterna di liquido rosso,
spruzzata senza interruzione da una mostruosa idrovora di carne
impazzita
Non ci viene risparmiato nulla, denti,
bocche deformi e corpi agglomerati in odor di The society ma siamo anche
dalle parti del più recente Il colore venuto dallo spazio.
Piacerà da impazzire a feticisti e ai pipparoli dell'horror/splatter.
Secondo me e avrebbe funzionato anche senza lo scempio finale ma ci sta la necessità di scuotere lo spettatore omologato.
La
sceneggiatura oro che cola se sono tre pagine, i dialoghi sono ridotti
al minimo essenziale.
Si gioca tutto sulle due protagoniste, entrambe bravissime, che si prestano ad un gioco al massacro, senza filtri e di cui colpisce una solitudine lacerante.
Si gioca tutto sulle due protagoniste, entrambe bravissime, che si prestano ad un gioco al massacro, senza filtri e di cui colpisce una solitudine lacerante.
In The Substance non c'è spazio per null'altro che non sia il "successo",
al punto di preferire vivere letteralmente per interposta persona.
Sicuramente
The substance lascia il segno, forse non entrerà nella storia del
Cinema ma se non avete particolari problemi con lo splatter, vi piacerà.
Dentro c'è parecchio, il grottesco, il patinato, la fiaba in stile
fratelli Grimm, la fantascienza, l'horror, la satira e molta realtà
contemporanea...
Cosa sia poi la substance o chi la produce e perché, non è dato saperlo.
Ma francamente nessuno se lo chiede.
Ma francamente nessuno se lo chiede.
Ne approfitto per fare una minirecensione di una serie Tv che mi è piaciuta moltissimo anche se ho dovuto superare il fastidio dell'animazione rotoscopica. Ma insomma se sono riuscita ad andare oltre io, lo potete fare pure voi. Una bellissima storia che vi porterà ai confini dell'Universo e della mente umana, che alla fine sono un po' la stessa cosa, passando per tutta una serie di sentimenti e... Vabbè, non la voglio raccontare, guardatela! La fanno su Amaozn Prime.
Nessun commento:
Posta un commento