venerdì 15 novembre 2024

The substance

Cinema Lux, sala 7, spettacolo delle 21.00 (mi pare)
Si segnalano in sala stronze che parlano tutto il tempo e con il cellulare acceso

                  SPOILER ALERT  SPOILER ALERT  SPOILER ALERT LER ALERT SPOI

Negli anni 70 molti bambini furono traumatizzati dai film di fantascienza trasmessi in televisione, di mattina, durante la Fiera di Roma.

Io sono una di loro.
Fu alora che m'imbattei ne Il pianeta proibito, restando profondamente turbata dai mostri dell'Id, la manifestazione fisica dell'inconscio del Dottor Morbius.

Quanti anni avrò avuto? Non più di nove o dieci e i mostri dell'Id rimasero scolpiti nella mia testa come la cosa più spaventosa che avessi mai visto.

Un rumore nella notte?
Immediatamente si materializzava nel mio schermo mentale il mostro dell'Id, uno e in bianco e nero, perché all'epoca non avevamo ancora il televisore a colori.
Percepivo un'ombra dietro di me?
Era sempre il mostro dell'Id in agguato!
 
Con il passare del tempo dimenticai il film, la trama e pure il titolo ma il mostro era sempre pronto a rispuntare ogni volta che provavo paura per qualcosa.
Quando rividi Il pianeta proibito, da adulta, la visione mi lasciò talmente indifferente, che quasi rimasi delusa.
Si formarono quindi in me due sensazioni totalmente distinte, la prima, quella agghiacciante di quando ero piccola e la seconda, legata alla visione da grande, che non faceva alcuna presa sul mio immaginario.
Questo fatto era talmente eclatante che spesso mi divertivo  a sperimentare il passaggio dal presente al passato, misurando la differenza tra le emozioni.

Tutto questo per dire che The substance è prima di tutto una spietata e lucida analisi sulla mente aberrata dell'essere umano, vittima del proprio mostro dell'Id!

Demi Moore si fece conoscere con Ghost, sia lei che il film ebbero un successo planetario.
Subito dopo però cominciò a entrare in fissa con la chirurgia estetica e poco ci mancò che non si riducesse come Ornella Vanoni oggi 
Il mio parrucchiere dice che Ornella Vanoni, oggi, ha un sex-appeal incredibile e quindi, come al solito, sono io a non capire un cazzo.
Comunque Demi dopo parecchi scempi perpetrati su di lei medesima ha trovato finalmente uno bravo e alla fine, dai sì, si sta mantenendo sicuramente meglio di Madonna o della sexy Ornella Vanoni.
 
Colpo di genio della regista, sceglierla per interpretare la protagonista di The substance in un mix audace di realtà e finzione.

Demi è una showgirl sul Viale del tramonto ma senza Erich von Stroheim a venerarla e a stirarle i vestiti.
Viene licenziata e la sua vita sembra non avere più senso alcuno, fino a che viene contattata anonimamente da un'azienda che ha messo a punto una sostanza capace di generare una sua doppelganger, giovane e bella.
Si dovranno però spartire l'esistenza su questo pianeta, una settimana ciascuna, senza eccezioni.

La nuova Demi è Margaret Qualley (la figlia di Andy MacDowell, la protagonista di Quattro matrimoni e un funerale).
Margaret scala il successo in un nanosecondo e ci prende gusto.
Finirà in un Maracanà!
The substance è un film tutto al femminile ma di certo non femminista. È un orrido ritratto di come la donna, ancora schiava di un'immagine del tutto effimera e superficiale, si nutra di un vuoto cosmico, capace di risucchiare ogni cosa.
E' una fotografia sul The wall che ci costruiamo intorno, giorno dopo giorno, lasciando spazio ad una psiche malata e profondamente immatura, capace di dirigersi esclusivamente all'autodistruzione.
Dopo un inizio super patinato, dove ogni inquadratura ricerca una citazione e una simmetria quasi ossessiva, si palesano le prime avvisaglie horror che, in un crescendo senza freni, si appropriano dell'opera rivendicandone la matrice splatter.
La conclusione si svoge in un bagno di sangue, quasi  una cisterna di liquido rosso, spruzzata senza interruzione da una mostruosa idrovora di carne impazzita
Non ci viene risparmiato nulla, denti, bocche deformi e corpi agglomerati in odor di The society ma siamo anche dalle parti del più recente Il colore venuto dallo spazio.
Piacerà da impazzire a feticisti e ai pipparoli dell'horror/splatter.
Secondo me e avrebbe funzionato anche senza lo scempio finale ma ci sta la necessità di scuotere lo spettatore omologato.
La sceneggiatura oro che cola se sono tre pagine, i dialoghi sono ridotti al minimo essenziale.
Si gioca tutto sulle due protagoniste, entrambe bravissime, che si prestano ad  un gioco al massacro, senza filtri e di cui colpisce una solitudine lacerante.
In The Substance non c'è spazio per null'altro che non sia il "successo", al punto di preferire vivere letteralmente per interposta persona.

Sicuramente The substance lascia il segno, forse non entrerà nella storia del Cinema ma se non avete particolari problemi con lo splatter, vi piacerà. Dentro c'è parecchio, il grottesco, il patinato, la fiaba in stile fratelli Grimm, la fantascienza, l'horror, la satira e molta realtà contemporanea...
Cosa sia poi la substance o chi la produce e perché, non è dato saperlo.
Ma francamente nessuno se lo chiede.


Ne approfitto per fare una minirecensione di una serie Tv che mi è piaciuta moltissimo anche se ho dovuto superare il fastidio dell'animazione rotoscopica. Ma insomma se sono riuscita ad andare oltre io, lo potete fare pure voi. Una bellissima storia che vi porterà ai confini dell'Universo e della mente umana, che alla fine sono un po' la stessa cosa, passando per tutta una serie di sentimenti e... Vabbè, non la voglio raccontare, guardatela! La fanno su Amaozn Prime.

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