mercoledì 14 aprile 2010

Basilicata coast to coast

  • Martedì 13 aprile 2010, Cinema Mignon di Via Velletri

Sta funzionando il passaparola per questo film italiano scritto e diretto da Rocco Papaleo. Rocco Papaleo è colui che, in tutti film interpretati, ha sempre avuto ruoli marginali ma sempre al riparo da derive volgarotte ed eccessive.
Zitto zitto Rocco si è costruito un film su misura dove si prende la briga di filmare la sua terra attraverso un'umanità un po’ picaresca e con il lustro della maschera da Buster Keaton de’ noantri di Max Gazzè. A me poi Max Gazzè mi piace tanto… trovo che sia uno dei pochi in Italia a fare qualcosa di carino, poetico e piacevole al tempo stesso.
Il cotè femminile è affidato alla Mezzogiorno che purtroppo non riesce ancora a mettere un freno ai suoi eccessi ed è tutta faccette e mossette di troppo. Gassman ormai sembra aver trovato un suo ruolo fisso nella parte del gradasso tutto fumo e niente arrosto ma comunque è bene in parte così come il giovane Briguglia.
La storia è uno spunto per accarezzare terra e mare della Basilicata, terra sconosciuta ai più, a suon di musica e parole. Buona la sceneggiatura con dialoghi frizzanti ma sempre con un tocco surreale che rende il tutto più delicato. Papaleo inoltre si dimostra attento ad una messa in scena personale non scevra da una certa verve… Una volta tanto fa piacere rilevare che il film ha goduto di contributi statali e che abbia avuto il supporto della Regione.
Direi che difficilmente si potrà restare delusi da questa pellicola che senza avere iprtroiche pretese baariane regala un quadro lucido e piacevole, anche grazie ad una colonna sonora che è parte integrante della storia. Un cinema italiano che va premiato per la sua spontaneità e per aver pescato in territori diversi dagli estremi imperanti del vanzinianesimo e del bellocchismo, assumendosi la responsabilità di un’identità propria e originale ma senza essere una mattonata sui coglioni.
Passate parola...

Con l'arrivo della primavera vi consiglio questo vivaio vicino Roma, ad Ostia Antica... tra rose, piante grasse e le piante officinali... avrete l'imbarazzo della scelta!

4 commenti:

Alessandra ha detto...

che bello il tuo blog mi piace tantissimo, la foto del biglietto carinissima
ho visto il film al greenwich a testaccio (roma).
Anche a me è piaciuto tanto. Le canzoni sono fighissime non trovi.
La fotografia ottima
La mezzogiorno non convince di solito neanche a me ..ma in questo film diciamo che può andare

Il cinefilante ha detto...

Eh sì il film è piaciuto anche me! grazie per i complimenti!

Fabrizio ha detto...

Ciao cinefilante. Ho trovato l'esordio dietro la mdp di Papaleo molto interessante. Credo che sia per l'artista lucano un film che nascedalla necessità di portare sullo schermo il suo odio/amore per la sua terra d'origine. Escludendo la parte tecnica, a mio modo di vedere le cose modesta, ci sono molte cose positive in basilicata coast to coast: il personaggio di Gassman, che non a caso si chiama Rocco, alter ego del regista, tramite il quale papaleo ci racconta cosa sarebbe capitato a lui se non avesse sfondato nel mondo dello spettacolo; la scelta della doppia narrazione (quella che scorre sullo schermo e quella vista tramite la telecamera della mezzogiorno); il richiamo a L'armata Brancaleone ecc...
Saluti.

Il cinefilante ha detto...

concordo! ...un approccio molto fresco, slegato da temi che magari avrebbero solleticato il grosso pubblico in favore di una poetica personale più intimistica...