giovedì 10 giugno 2010

Año bisesto

  • Terza proiezione Canne a Roma, Cinema Alcazar 

Oggi è la volta di Año bisesto una sorta di ultimo tango messicano denso di non detti di grande impatto emotivo. Non si tratta del tanto atteso capolavoro ma finalmente da questo Canne sembra uscire se non altro un film a rete fitta, complesso seppur in una semplicità della messa in scena che nulla toglie al valore dell’opera.
Una giovane donna, sola nella sua casa, vive fantasticando una vita che non ha. Non ci sono grandi sogni ma necessità semplici… l’amicizia con i vicini di casa, la complicità di un’amica… di amore nemmeno a parlarne, i giorni si consumano tra avventure occasionali che le restituiscono solo l’immagine di una solitudine senza fine. Si intuisce un’infanzia di abusi paterni, l’angoscia e il peso di un passato che l’ha resa incapace di distinguere l’amore dalla sofferenza.
Laura, un’intensa Monica del Carmen, non si concede l’amore perché l’unico amore che conosce è legato ad una violenza che le fa desiderare la morte…
Sarà l’incontro con un uomo dalla sessualità impegnativa ma apparentemente interessato a lei che, facendo riemergere da meandri repressi un’emotività profondamente contorta, la condurrà ad una decisione estrema che però rimarrà solo un intento.
Un’interessante ritratto delle ferite dell’anima e di come il dolore possa scavare in profondità diventando una falsa via d’uscita.
Chissà, alla fine, un briciolo di speranza forse… la vita continua ma chissà come…
Año bisesto ha il merito di portare sullo schermo un personaggio femminile completamente al di fuori degli stereotipi attoriali di fascino e bellezza. La telecamera pur non risparmiandoci nulla, dalla pipì alle caccole del naso, evita di infierire sul corpo, spesso in primo piano, in maniera morbosa.
Le molteplici scene di sesso che hanno fatto abbassare gli occhi a più di uno spettatore in sala e che hanno provocato anche la fuga di alcune spettatrici più che disturbanti sono grottesche.
Un film che prende e che lascia un segno, magari non per tutti ma finalmente, almeno, parliamo di cinema….
Per alleggerire un film tutto sommato di sostanza ci sta sempre bene una bella mangiata... Credo che a Roma lo conoscano un po' tutti ma ribadire non è mai peccato... Un bel pezzo di pizza bianca o margherita appena sfornata (ma la mattina hanno anche la focaccia di Recco) e pane in generale più tutta un'altra serie di prelibatezze... Io non me lo farei scappare...
Ponte Milvio 35 a Roma tel. 063333472.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che cccca.... siete andati a vedere?? :-)

Il cinefilante ha detto...

eh... e considera che è stato il migliore della serie......