- Cinema UCI Porta di Roma e lo squallore di affrontare il parcheggio deserto di un centro commerciale alle 10 di sera...
Affranta dal panorama cinematografico di questi giorni scopro che è uscito un film di fantascienza. Mi ci butto a pesce senza saperne nulla, ma veramente nulla di nulla. Varcata la soglia della sala a Porta di Roma sono assalita da mille paure e chiedo “Ma nessun attore conosciuto?”
“No… nessuno…”
“Ma insomma che roba è?”
“Pare siano gli stessi produttori di Smallville…”
Dio santissimo, si mette male penso… Smallville… e mi viene in mente quel bamboccione di Superman che da ormai una decina di stagioni affligge i palinsesti di Italia 1.
Ormai sono quasi al sudore freddo ma non posso sottrarmi.
La sala è sorprendemente piena per un terzo.
Inizio folgorante che lascia ben sperare poi il tragico impatto con un cast che nemmeno Beverly Hills… Come ho potuto? Perché… Perché?
Quasi rassegnata mi preparo ad estraniarmi e invece a poco a poco mi rendo conto che con tutti i suoi stereotipi il film Io sono il numero quattro funziona egregiamente e scorre che è una bellezza.
Sebbene si possa in quadrare nel filone giovanilistico non è uno spurio mostrare bei volti nel fiore dell’adolescenza e lo spunto fantascientifico non preclude un’indole formativa che una volta tanto non è basata sul silicone o l’automobile sportiva. Tutti i dubbi e le scoperte dell’età si inseriscono in una trama che non lascia spazio alla noia e che procede senza vistosi buchi di sceneggiatura, non tralasciando nemmeno i pasti delle mostruose creature aliene.
Non deluderà l’appassionato di fantascienza e sicuramente entusiasmerà i teen-agers.
Mille volte meglio dei vari vampiri sbrilluccicanti.
3 commenti:
..Questo film è stato anche per me una vera sorpresa..a questo mi augurerei altre puntate a proseguimento della saga letteraria dal quale è tratto...
Uhm... leggendo il tuo commento mi sa che darò a questo film una possibilità: il trailer proprio non mi era piaciuto.
Silvietta... facci sapere.... :-)
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