lunedì 10 marzo 2014

La grande bellezza





Dicono che La grande bellezza non abbia una trama. E questo sarebbe anche accettabile se la critica à la page non avesse aggiunto l’abusato “felliniano” per liquidarne l’aspetto onirico/grottesco.
Io vi ricordo che i nani li usa anche David Lynch e se con un fucile puntato alla testa mi obbligassero a dover fare un confronto penserei più a lui, per le molte sequenze che finiscono in un’oscurità di cui non si vede la fine.
Jep/Sorrentino scrittore privo di ispirazione, giornalista ma per lo più animatore di vuoti salotti romani osserva rassegnato lo scorrere di una vita emblema di un’apparenza che svela il nulla.
La percezione di un qualcosa che continua a sfuggirgli e che potrebbe rivelargli un mondo da guardare con occhi diversi, da quelli cinici e disillusi che si ritrova, è frustrata da relazioni e incontri privi di significato. Il tutto avviene sotto la luce di una Roma, perenne simbolo di un equilibrio precario tra grandezza e decadenza.  Tirerà i fili di tutta un’esistenza esorcizzando la morte e magnificando la kermesse di cui è al contempo attore e spettatore in un nuovo romanzo: la grande bellezza.
Non so se si è capito ma il film mi è piaciuto molto, ma molto davvero.
Critica aspra e aperta del mondo che rappresenta ed in cui è perfettamente integrata La grande bellezza  è una creatura mitologica che si nutre di sé stessa in un continuo rinascere dai propri rifiuti. Cinema, vita e decadenza si ritrovano in un disperato tentativo di autocelebrarsi.
Va benissimo che non sia piaciuto a molti, in particolare a coloro ancora legati ad una sinistra ideologica che forse non è nemmeno mai esistita e che si sentono traditi, umiliati e offesi da una classe dirigente che vive di aria fritta. Tutti gli altri si potranno godere un film forse non semplice ma che si avvicina pericolosamente e altrettanto tristemente al capolavoro.

Ecco, voi che mi leggete un po’ mi conoscete, potete immaginare come mi manca il gusto di tirare fuori una di quelle stroncature che tipo mi trovavo Sorrentino sotto casa ad insultarmi con gli stramuorti.
Praticamente mi è rimasto questo disagio per non aver potuto dissacrare come mi sarebbe piaciuto. Ho allora trovato questo espediente e vi regalo la Fanta Grande Bellezza:

Prendi la sceneggiatura de La Grande Bellezza e affidala ai fratelli Vanzina.
Carlo Verdone, la Ferilli, Bucciroso, Serena Grandi e pure Lillo puoi tenerli, vanno bene.
Servillo invece no, bisogna dare al parte a Christian de Sica.
La Santa, in una citazione che è più un doveroso omaggio, è Anna Mazzamauro.
Abbassa l’età delle invasate in discoteca e non far mancare un cameo di Belen ma attenzione mettici pure un’altra zoccola del momento, possibilmente bionda.
No musica house, no Carmina Burana, sì il tormentone dell’estate e i rumori come alle comiche.
Bene la craniata della performer ma seguita da una gara di rutti.
Christian è un paparazzo, celebre per aver scoperto in pieni anni 80 la tresca tra un noto politico e una soubrette del Drive-In, da allora non è più riuscito rifare il colpaccio.
Il suo obiettivo, da quando è arrivato a Roma dalla Ciociaria è quello di essere il re delle feste e almeno questo sogno l’ha realizzato.
Carlo Vanzina, essendo un genio, disegna il protagonista come un mix perfetto tra Don Buro e Cristiano Gardini (nell’insuperato episodio  di Fratelli d’Italia).
Malimortaccitua, ah fijo de na mignotta e stocazzo devono piovere come nemmo all’arrivo di un Monsone.
Esorcizza la morte con ripetute grattate di cojoni, corna a due mani e scongiuri.
Fai che almeno una delle conquiste di Gep de Sica sia un transessuale provvisto di travone.
Gran finale con il record di vendite del settimanale di gossip, per l’ultimo scoop del nostro paparazzo.
Si aggiunga pure un tocco alla Animal house con le didascalie che fanno luce sul futuro dei personaggi.
Cinepanettone? Sì, ma the best ever.
Si proceda come descritto e verrà completamente ad esaurirsi la carica rabbiosa e l’odio scomposto per la grande bellezza e il suo oscar.

I commenti all’uscita del cinema saranno i seguenti:
Divertentissimo, esilarante! Christian resta sempre un mito, peccato però che non ci fosse Boldi…
Cristina, 35 anni bibliotecaria

Da questi film non ti aspetti altro che svago e devo dire che mi sono molto divertita! Ce ne fossero di più e tutto l’anno!"
Ludovica 17 anni, studentessa Magistrali

“La solita boiata ma non posso fare a meno di andare a vederlo”
Francino, 45 anni, lattoniere

“Meno peggio di quel che credevo, mi sono fatta quattro risate”
Ada, 37 anni, Infermiera

“Ci sono venuta solo perché mi ci ha portato il mio ragazzo… ora lo odio”
Sabrina, 23 anni, studentessa Lettere e Filosofia

“La ragazza mia non ce capisce ‘n cazzo… So’ fenomenali, de Sica me fa’ scompiscia’”
Maurizio, 24 anni, padroncino


“Perfetto, non ho altro dire… Perfetto!”
Aldo, 54 anni, ingegnere edile


25 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono talmente convinto che ti abbia fatto schifo che quasi arrivo a sospettare che ti sia piaciuto. In attesa.

Franco Battaglia ha detto...

occhio perché stavolta sono disposto a gransbellezzarti... ;)

Anonimo ha detto...

STRON-CA! STRON-CA! STRON-CA! ^_^

Graziolina ha detto...

Can't wait!! Nel frattempo vale la pena dare un'occhiata a questa geniale "mappa delle criche negative":
http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/03/08/foto/_la_grande_bellezza_il_quadrato_semiotico_delle_critiche_negative-80519495/1/

Il cinefilante ha detto...

Oddio Lampur! continua la saga delle recensioni agli antipodi! :-D :-D :-D

Il cinefilante ha detto...

Graziolina, stupenda la mappa delle critiche negative ma ti devo dire che ne dvrebbero fare anche una di quelle positive, che ne ho lette certe così superflue e così prezzolate da farti odiare il film. la mia è una delle migliori. Tze tze, come direbbe bombolo! :-D

Il cinefilante ha detto...

Anonimi che non so se siete lo stesso o due diversi... spero di non aver comunque deluso le aspettative! :-D

Graziolina ha detto...

Che la tua sia una delle migliori non ci piove! ;-))
Anche a me, del tutto inaspettatamente, il film è piaciuto molto molto!
Quando uscì la primavera scorsa le critiche positive di cui tu parli mi avevano così fatto passare la voglia che mi ero rifiutata di andarlo vedere. Un mesetto fa invece, quasi per caso (diluviava e siamo passati davanti al benemerito Madison), sono stata folgorata sulla trafficata via di Damasco...
Ho trovato questo film struggente - forse sarà la babbionaggine che avanza - e a chi ci ha visto solo critiche a Roma o all'Italia suggerirei di alzare lo sguardo dal proprio ombelico.
E poi è un'opera così "cinematografica", non uno di quei filmetti che al cine o in tv pari sono. C'è una mia amica che sta cercando chi l'accompagni, penso che mi offrirò volontaria perché vorrei vederlo di nuovo: e con questo... ho detto tutto [cit.]!

Il cinefilante ha detto...

Il Ballestrero dice che questo film va visto almeno tre volte per coglierne tutte le sfumature... Vai con the second time! :-)

am ha detto...

Un po' snob, cara cinefilante. Ad iniziare dalla locandina.
Il film ti è piaciuto, ma ti tieni ad una certa distanza.
"Mi si nota di più se...? "
E poi il tuo "Fanta Grande Bellezza" è già uscito, quasi trent'anni fa.
" Night club " di Corbucci (Sergio), protagonista Christian De Sica, appunto. La "zoccola" ( bionda) è Mara Venier. E poi "grandi bellezze" nascenti, la Ferilli, la Gerini, Sabina Guzzanti.
Mi aspettavo poi almeno un piccolo commento sulle tanto decantate giacche di Jep, pregiata sartoria naoletana.
Parliamoci chiaro, quella giallo/arancione è proprio "de merda". Mai poi, per lo spezzato, giacca e pantaloni dello stesso colre. Bianchi, poi. Regola fondamentale, a meno che uno non sia proprio bello. Insomma proprio una grande bellezza, Mastroianni, ad esempio. O De Sica ( Vittorio ).
am ( mln )
Ciao.

am ha detto...

EC: Mai camicia e pantaloni dello stesso colore

am

Il cinefilante ha detto...

a me di sicuro mi si nota più se ci sono! :-D
l'abbigliamento l'ho trovato in tono al personaggio. concordo pienamente sui tuoi commenti in merito alla scelta di colore per gli abiti maschili.
io darei pene corporali a chi ndossa pantaloni chiari con giacca scura ma poi penso che è sufficiente l'erronea convinzione di essere eleganti come punizione.
Night club non me lo ricordo ma magari lo recupero e poi magari scopriamo che sorrentino si è ispirato!
aggiungo che con delle scenografie "giuste" la grande bellezza potrebbe essere portato a teatro con grande successo, di critica e di pubblico!

Macsi ha detto...

Ho tentato di registrarlo attraverso Sky, peccato che sul satellite l'hanno oscurato per cui ho registrato quasi tre ore di monoscopio. L'ho preso per un segno che questo film non devo vederlo. Eppure leggere la tua critica mi ha fatto venir voglia di vederlo.

echse ha detto...

Mi inchino a una recensione bellissima. Complimenti!

Il cinefilante ha detto...

Macsi non ti preoccupare quando vieni a Roma te la farò vedere dal vivo la grande bellezza! :-)

echse ti ringrazio per il complimento e... viva i beatles1 :-)

Franco Battaglia ha detto...


Te la sei cavata in corner con gli spettacolosi commenti a fine film con tanto di età e occupazione.. tanto per mimettizzare che il film "t'ha piaciato".. eppure basterebbe poco.. il commento di Jep, ad esempio, all'artista capocciatrice d'acquedotti, che smaschera la fuffa dell'autoreferenzialità, o la scena del funerale, presentato in un modo e rappresentato in tutt'altro.
Cattivo cinema, in due parole.
Per l'Oscar avrà spinto molto Martini. Coi suoi cartelloni onnipresenti.. 'ndo cazzo li avrà visti poi...

am ha detto...

Dunque ti si nota di più se ci sei.
Lo penso anch'io, anzi lo immagino.
Sono comunque d'accordo ( stavolta :) ) sull'abbinamento:
Roma, una bellezza talmente grande che non la si vede, come la giraffa ( ed il film ) di Sorrentino : un momento c’è e il momento dopo non c’è più.
Ps Bisognerebbe recuperare anche un film di Totò, " Totò, Peppino e la malafemmina". Per una battuta di Totò che forse spiega "La Grande Bellezza" più di mille recensioni:
" Adesso che siamo finalmente a Milano, vogliamo andare a vedere questo famoso Colosseo ? "

Begius ha detto...

Eppure un pantalone chiaro (flanella grigio o addirittura bianco) non sta male sotto un blazer blu. O sbaglio? Certo, sei tu l'esperta... ; )

Franco Battaglia ha detto...

A proposito di giraffe... ma come è sparita quella? O l'hanno smolecolata per farci le gru/cicogne/fenicotteri digitali? Malimortè me sembrava La vita di (Jep)Pi ancertopunto...

Beatrice ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Buon pomeriggio a tutti! Personalmente ho trovato il film un'occasione per fare un tuffo nelle atmosfere che mi hanno ispirato l'e-book "Noi ancora una volta". Qui potete scaricare un estratto gratuito http://www.scrittorevincente.com/noi-ancora-una-volta/

Il cinefilante ha detto...

Begius: blazer blu su pantalone chiaro? Magari con bottoni dorati eh?! :-D
molto anni 80. quindi molto da evitare... :-D

Lampur lascia sta le giraffe! :-D

....mi rimarrà sempre il dubbio di cosa avesse voluto dire Beatrice....

Anonimo ha detto...

Stocazzo!

Il cinefilante ha detto...

daniele ti potevi sforzare un po' di più... :-D

Anonimo ha detto...

stupenda critica, fantasioso ed originale il modo di esporre, scherzi a parte C. De Sica non avrebbe certamente sfigurato come Gep, trovo che al di là della sua prostituzione ai cinepanettone il suo sia stato un grandissimo talento sprecato, mi piacerebbe vedere un remake con lui, o addirittura protagonista in una trasposizione teatrale. Ho già commentato tanto e troppo questo film non aggiungo altro.