venerdì 18 agosto 2017

Atomica bionda, Viale del tramonto e il Post

  • Venerdì 18 agosto 2017, spettacolo delle 20.40
  • Cinema multisala Astra di Avezzano, sala 2
  • 8 persone in sala



Quando apro il blog per scrivere un nuovo post do un'occhiata alle statistiche e oggi scopro che questa settimana in molti sono andati a leggere la mia recensione di Viale del tramonto.
Ne approfitto per rileggerla, mi diverte, mi piace, mi piaccio.

Prima di rileggere i miei pensieri su Viale del Tramonto stavo per parlare bene di Atomic Blonde che sono andata a vedere dopo aver letto questo articolo su Il Post.
Il Post si vanta di non fare recensioni ma di fatto questa lo è, e alla fine è anche piuttosto fuorviante.
In Atomic blonde (titolo demmerda) se la danno di santa ragione per praticamente tutta la durata del film e in parecchi frangenti ci si chiede se i protagonisti non siano dei Terminator, visto che mantengono un certo vigore seppur infilzati, sgozzati o ripetutamente colpiti da una doppia piastra elettrica da campeggio. La novità sta nei lividi e nei capelli che si scompigliano.
La storia è esilissima,  un intreccio di spie dove nessuno è quello che sembra, doppi e tripli giochi ma insomma The night manager viaggia su un altro pianeta.
Insomma, sebbene il Post abbia quell'aura radical chic stocazzo, io almeno un paio di volte a settimana ci vado a vedere cose come i celebripost o il riassunto con la spiegazione dell'ultimo epsiodio di Game of Throne. Mi sono detta quindi che forse Atomic Blonde andava visto e ho fatto male ma la cosa più grave di tutte è che se non mi fossi riletta la mia recensione su Viale del tramonto manco me ne sarei resa conto.
Perché tutto sommato Atomic Blonde si lascia guardare, anche senza un vero perché.
Sì Charlize è figa e si veste bene (anche se totalmente non 1989) e la colonna sonora che spazia dagli anni '70 agli '80 è incalzante (anche se totalmente non 1989) ma ammettiamolo il film è proprio poca cosa, cioè almeno io non mi eccito per ill fatto che si picchiano peggio di Bud Spencer e Terence Hill ai tempi di Trinità.
Di certo non si può paragonare Billy Wilder a David Leicht ma ancora più certamente bisognerebbe evitare di abbassare gli standard a livelli tali da farsi piacere Atomic Blonde (ulteriormente appesantito da un doppiaggio di bassa lega) e questo, allo stato attuale delle produzioni che arrivano in sala, può divenatre un bel problema.
Atomic blonde sì o no? La risposta si presta al dilemma filosofico...
Per quanto riguarda il Post invece potete decisamente divertirvi con cose ineteressanti ma tralasciate le recensioni cinematografiche, che loro non ne fanno!

Come abbinameneto vi segnalo sinteticamente ma sostanziosamente il miglior caffé di Avezzano presso il Bar del Corso, in Corso della Libertà, 56 tel.

2 commenti:

Patalice ha detto...

adesso vado a leggere la tua recensione del "Viale del tramonto"....
da "Atomica Bionda" mi aspetto grandi cose comunque

Il cinefilante ha detto...

Grandi cose.... mi saprai dire....