domenica 20 agosto 2017

Jodorowsky's Dune


  • Comodamente sul divano, con ventilatore
  • Visto un paio di settimane fa, ancora il ricordo non svanisce e torna in un meraviglioso gioco del se fosse...



Dune di Jodorowsky sarebbe stato una meraviglia ma, un po' come il Don Quichotte di Terry Gilliam, affascinante, visionario e ambizioso oltre ogni concezione possibile, non è stato.
C'è però questo splendido documentario in cui Jodorowsky stesso, in prima persona, con la meravigliosa energia che contraddistingue ogni sua manifestazione, racconta la genesi, lo sviluppo e l'incredibile svanire dell'intero progetto.

Si scopre che Jodo voleva ingaggiare i Pink Floyd per la colonna sonora ma scattò il colpo di fulmine tra le rispettive eccellenze e il regista se ne andò dallo studio di Abbey Road quasi sbattendo la porta.
Poi ci sono gli incontri con Mick Jagger e le folli richieste di Salvador Dalì, le idee di Giger...
Orson Welles convinto a partecipare con l'offerta allettante di avere il suo chef preferito che si occupasse dei suoi pasti.
Niente doveva essere lasciato al caso. Sarebbe stata un'opera meravigliosa, unica e immensa e forse oggi avrebbe avuto un posto d'onore nella storia dell'umanità.

I racconti appasionati di Jodo e di chi ha collaborato al progetto creano bolle di universi limbici, sospesi tra fantasia e realtà. La magnificenza dela creazione dell'universo Dune jodorowskiano vive sulla carta con lo story-board dettagliato disegnato da Moebius.
Un libro, che doveva essere un biglietto da visita per le case produttrici più importanti, al quale non è stato dato credito, che ha spaventato, non ha convinto sebbene negli anni successivi abbia "ispirato" la stragrande maggioranza dell'immaginario della fantascienza hollywoodiana.
Anni dopo Jodo sconfitto dal sistema trova la forza di andare a vedere il pacchiano Dune di David Lynch e se la ride sentenziando "Sono felice, il film è una schifezza!".

Conoscendo i limiti tecnologici degli anni Settanta e sapendo come spesso anche le opere più incredibili risentono degli anni che passano, forse è un bene che Jodowrosky non abbia realizzato il suo Dune, consegnandolo ad un regno dove il possibile e l'impossibile vibrano in un'eterna tensione. Il documentario resta una testimonianza del Genio e del suo dover fare i conti con le forze e le controforze della creazione.
Dune esiste, in una dimensione da qualche parte, là fuori o forse in un luogo interiore dove tutti ci dovremmo impegnare a giungere.

Ovviamente da vedere, assolutamente.

Abbinamento impossibile!


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