domenica 17 giugno 2018

La truffa dei Logan (Logan Lucky)


  • Sabato 17 giugno 2018, Cinema UCI a Porta di Roma, Sala 3, posti F3 e F4, spettacolo delle 22.20 che in realtà inizia 35 minuti dopo.
  • No, dico io, ma allora di' che inizia alle 22,55 no?
    Per ingannare quei 35 minuti siamo usciti all'aperto, salvo poi intristirci alla visione di orde di tredicenni seminude, che passavano la serata sulla terrazza di un centro commerciale.
    E ci raggiungeva anche la puzza di fritto del McDonald.



Qualche volta fa al cinema avevamo visto il trailer della truffa dei Logan e ci era sembrato pieno di brio, divertente, sufficientemente colorato e eccessivo.
Veramente fico Daniel Craig versione biondo platino! E dai, andiamo!

Non ci aspettavamo il film del secolo, né la rivelazione ultima sul senso della vita ma nemmeno di sperimentare la noia in così svariate e molteplici sfaccettature.

Io mi sono messa a osservare la mia vicina di posto, una signora di tre quarti di età, accompagnata da un giovaotto. Il figlio? Il toy-boy? Un nipote unico erede?
Chi può saperlo? E mentre mi facevo queste domande ne La truffa dei Logan non accadeva niente o meglio, le cose accadevano ma senza che il mio interesse venisse minimamente scalfitto.
Insomma, passa la prima mezz'ora e le nostre facce diventano icone di rassegnazione.

I personaggi sembrano essere tutti un po' squiibrati, quasi border-line, parlano tutti lenti, sbagliano le parole e litigano per futili motivi.
I tempi morti poi rallentano una storia già natural born inceppated.
In questo balaimme del nulla però uno di loro si rivelerà un genio della rapina, capace di ideare un piano che nemmeno la sorella folle dell'ultimo episodio di Sherlock, sarebbe riuscita a ideare.

A fine proiezione iniziano i titoli di coda e finalmente trovo un perché a tutto questo: un film di Steven Soderbergh.

Cazzo, dico, ecco perché!
Steven Soderbergh, colui che ha osato concepire il remake di Solaris, quello che ha dato vita alla saga dei vari Ocean stocazzo, il tizio che ha sdoganato il voyeurismo e reso felici branchi di pipparoli incalliti con Sex and lies and videotapes...

Il trauma mi riporta al momento in cui abbiamo fatto il biglietto, con una tessera grazie alla quale entriamo gratis.

Leggo il cartello alle spalle del cassiere, "Lo spettaolo avrà inizio dopo 35 minuti dell'orario indicato", faccio una smorfia che Gloria Swanson me spiccia casa ed esclamo: "Certo che 35 minuti dopo è veramente una cosa indecente!".

Il tizio per qualche secondo resta in silenzio, nemmeno alza gli occhi.
Sarà lì da ore e probabilemnte fino a quel momento è riuscito a farsi i cazzi suoi, poi evidentemente non può più resistere e risponde "E ringrazia Dio che manco paghi pe' vede' sto film!".

E come darti torto amico cassiere?

Abbinameno cinematografico, letterario e televisivo.
Prima di questo filmetto, per me di Logan esisteva solo la fuga, invece della truffa.
Prima vidi il film, che mi piacqua moltissimo, quindi decisi di comprare il libro, che ancora possiedo e infine adorai la serie di telefilm con il bel Gregory Harrison.
Sia il film che la serie sono entrambi datati ma il libro conserva ancora intatto il suo fascino.
Il messaggio comunque dovrebbe essere chiaro: Fuga di Logan sì, Truffa dei Logan NO.

2 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

L'ho visto a novembre alla Festa del Cinema. Era comunque una protesi (per rimanere in tema) di tutti gli altri Ocean...e tra l'altro neanche ben costruito, a giudicare dal fantascientifico spiegone finale... comunque dappertutto i film iniziano ormai tra i venti e i trenta e passa minuti dopo.. finora dove li vedevi? Al Multisala di Montefiascone?!?

Il cinefilante ha detto...

Al Lux di Via Massaciuccoli iniziano all'orario indicato e al Moerno di Piazza Esedra circa 20 minuto dopo.
35 minuti dopo è uno sfracassamento di cojoni veramente eccessivo!