giovedì 19 febbraio 2009

Cloverfield

  • Visto su Sky, che da Blockbuster mi fu impedito il noleggio da mio fratello... "Ancora ste cazzate ti guardi?"

Prendi la strega di Blair e applicala al thriller/horror/fantascientifico e otterrai Cloverfield.
L'unica differenza è nelle foglie... in Cloverfield non ci stanno le foglie secche.
Ancora rido al pensiero di quel mio amico che andò a vedere The Blair withch project pensando di trovarsi di fronte all'incarnazione della strega malefica... mi chiamò sconsolato "Marzia... è un film di foglie... ci sono solo foglie secche, non si vede altro...".
Questa cosa delle foglie quasi lo scioccò.. né parlò mesi e ogni volta mandava gli accidenti al film, non gli andava giù di essersi fatto infinocchiare dalla raffinatissima operazione di marketing dell'epoca. Smise quasi completamente di andare al cinema a causa della strega di Blair. Io dico che suo malgrado fu colpito dalla maledizione, altroché!
Si aspettava dal "cinema" l'emozione suprema, quel qualcosa che tuttalpiù si dovrebbe ritrovare nella propria vita e la cui incapacità di ottenere conduce all'esasperazione e alla degenerazione, alla ricerca dell'emozione forte a tutti i costi di fronte allo schermo...
C'è quasi da ringraziare che l'immagine della strega non gli sia apparsa in tutto il suo orrore a grantirgli che solo assistendo ad una rappresentazione, ad una pantomima, ci si possa scuotere dal torpore della quotidianeità.
Non che io non creda al potere meraviglioso del cinema, tramite di messaggi meravigliosi e ispiratori ma di certo l'ispirazione non si trova nel plateale, nel salto sulla sedia (sebbene divertente e di grande svago), nella risata isterica o nella pelle d'oca... così come la musica il cinema può ispirare se ci accorgiamo che cambiamo qualcosa dentro (e fuori) di noi, a causa di ciò che abbiamo visto e sentito...
Ma torniamo ai giorni nostri... sono passato quasi 10 anni dalla strega e ci troviamo a New York, un gruppo di ragazzi logorroici e piuttosto superficialotti organizzano una festa, dicono fesserie e, col fatto che riprendono tutto con una telecamera, la sceneggiatura è praticamente poco più di un rumore di fondo. Improvvisamente esplosioni e forti vibrazioni scuotono la casa e nonostantante sti ragazzi è evidente che non rappresentino un campione di rara intelligenza... capiscono che devono darsela a gambe. Una delle ragazze, in pieno stile Sex and the city, si fa tutta la fuga su dei tacchi che io non ci farei nemmeno 10 metri.
Mentre il gruppo di ragazzi fugge per le strade la statua della libertà viene decapitata, insomma come se a noi facessero esplodere il colosseo o la cupola di San Pietro. Solo che, con tutto il rispetto, volete mettere la differenza? Il testone che ruzzola sul marciapiedi è stato utilizzato come teaser lasciando presagire chissà quali immagini sconvolgenti invece è tutto lì... per il resto tutto un fuggi fuggi, scene di panico, buio, assalti, mostriciattoli e poi un mostro enorme, una cosa a metà tra un demone e un alieno, con reminiscenze gigeriane, brutto e cattivo che distrugge qualsiasi cosa gli capiti a tiro.
I ragazzi continuano a riprendere tutto... fino a che uno per uno cominciano a cadere come mosche e infine un ordigno nucleare mette fine al tutto. Ma la telecamera, evidentemente, si salva... ma va', va'!
Cloverfield ha il pregio di durare meno di un'ora e mezzo il che non essendo un film memorabile è già un bel pregio. Indubbiamente ci sono alcuni momenti inquietanti, almeno prima dell'apparizione del mostro, poi diventa tutto ordinaria amministrazione. Un film che cerca di far leva sulle paure ancestrali dell'essere umano al cospetto di eventi catastrofici di fronte ai quali nulla può se non cercare riparo o fuggire.
In questo caso la strega di Blair è superiore in quanto non mostra mai l'oggetto dell'orrore, lasciando allo spettatore la libertà di dar vita ai propri incubi.. di mostri francamente ne abbiamo visti di tutti i generi e quello di Cloverfield non ha niente di speciale, non è destinato a restare nella storia come un Alien o un Nosferatu. Se qualcosa riesce a rimanere impresso si tratta delle scene dell'esodo iniziale in cui non si sa cosa stia succedendo e le morti cominciano a susseguirsi senza riguardo per nessuno. Mi viene da dire che poteva essere un capolavoro ma che non gli si avvicina nemmeno lontanamente... Quindi, come al solito purtroppo, non vi aspettate niente di speciale.. si tratta di un epiteto della strega di Blair ma la mancanza delle foglie si sente... eccome se si sente!

Abbinamento letterario con una libreria in centro, vicino Piazza Navona "Libreria Aseq", in Via dei Sediari, 10 tel. 066868400. Si tratta di una libreria che oltre a trattare libri di argomenti particolari quali il mondo antico e il Rinascimento, le religioni e le mistiche, l'ermetismo, l'esoterismo la mediciba naturale e alternativa e molte altre cose... organizza praticamente settimanalmente delle conferenze molto interessanti sui suddetti argomenti. Mandando una mail al loro indirizzo info@aseq.it (oppure richiedendolo direttamente dal sito nella sezione newsletter) riceverete tutti gli aggiornamentii su confererenze e incontri e chissà che prima o poi non capiti proprio quello spunto che, senza saperlo, cercavate da tutta una vita...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Benchè i film catastrofistici su base horror non facciano parte del genere che vedo, la tua recensione mi aiuta comunque a non incorrere nell'accidentalità dello zapping. Il particolare delle "foglie" è davvero esilarante! Bravò!

Unknown ha detto...

Se la strega all'epoca era una c......a colossale ma almeno era la prima e c'ernao le foglie ora con questo non si raschia più neanche il fondo del barile ormai l'hanno sfondato, povero barile....

faustpatrone ha detto...

Cloverfield non è COSI' male: intanto ha una novità interessante che qui i "critici" non hanno colto o sulla quale, pur sapendo, hanno volutamente glissato: non spiega una ceppa.

e questo è molto interessante. ed è il punto di forza della cosa: nella distruzione non c'è logica. tutto accade e basta. non c'è senso, non c'è direzione, non c'è chiave di lettura.

se valutiamo Cloverfield per quello che è: un film sulla "distruzione" allora ci scappa persino un 7.

certo, molto molto molto meglio REC di Balaguerò, perché più brutale ma anche più verosimile.

però Cloverfield è tutt'altro che un fallimento e come BWP ha aperto una porta che nel cinema sarebbe rimasta chiusa.

faustpatrone ha detto...

ah, tra parentesi:

"Quindi, come al solito purtroppo, non vi aspettate niente di speciale.. si tratta di un EPITETO della strega di Blair ma la mancanza delle foglie si sente... eccome se si sente!"

si dice "EPIGONO" (imitazione, seguito scadente) che è quel che intendete, penso, e non "epiteto" (titolo, soprannome).

se si vuol fare i raffinati, ragazzi, la terminologia....... la terminologia.....

Il cinefilante ha detto...

Furio... ti adoro! sei fantastico! e grazie per avermi fatto notare l'errore dell'epiteto/epigono... a volte scrivo ad ore improbabili ed escono fuori cose del tipo "vado ha mangiare"...

Unknown ha detto...

Ho visto da poco REC di Balaguerò è concordo in pieno con Furio.
Una cosa però per me sto mostro che cmq si vede molto di più della strega non convince come pura furia cieca distruttiva.

Il cinefilante ha detto...

e comunque non è che io abbia bocciato cloverfield... certo però che sarebbe potuto essere molto meglio...
REC ancora non l'ho visto ma mi sembra che stia passando su sky quindi non me lo farò scappare...