mercoledì 6 gennaio 2010

Welcome

Lento e tristo, con una martellante colonna sonora suonata per llo più su un solo tasto di pianoforte stridente, Welcome è il classico film da martellata sui coglioni che però bisogna dire per forza che è bello dato che non si può dire che un film sui profughi, sul razzismo, sull’umana ipocrisia e bestialità ma anche solo sull’indifferenza possa essere niente di che. È una questione politica…
Totalmente privo di pathos, raggelato in una lentezza dei movimenti e in un’assenza di espressione sui volti Welcome si lascia vedere con parecchie riserve.
Temevo groppi in gola e lacrime trattenute che mi avrebbero fatto ripiangere di non aver scelto Hachiko, invece la messa in scena così poco partecipativa mi ha portato ad un totale distacco dai personaggi e dalle loro miserie. La mia immedesimazione quindi è stata da curva sud… con battute continue sul perché l’ex campione di nuoto non si caricasse il ragazzo curdo nel portabagagli e non lo portasse lui a Londra… o perché la ragazza costretta a sposare un cugino non prendesse la porta di casa, chiudendola dietro di sé per sempre…
“”Eh ma sai… come si fa…”
"Si fa.. si fa…” dico io…
Cioè praticamente la gente commette i crimini più allucinanti, mente, sfrutta, odia… però non riesce a fare una scelta che comporta la propria libertà perché “Eh ma sai… come si fa…”.
Vabbè non che questo c’entri molto col film ma del resto non ho molto altro da dire… credo che nella prima frase sia riassunto il “concept” di Welcome con una sintesi che rasenta la perfezione…


Abbinamento cinematografico… Il cinema Quattro Fontane al numero 21 della via omonima, tel. 06 4742358 da metà novembre offre una graziosa proposta… il mercoledì, aperitivo, fingerfood (un’altra volta vi racconto bene di cosa si tratta…), biglietto a 7,50 euri… Bè… mi sembra una cosa molto carina e poi al Quattro Fontane fanno sempre dei bei film!

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