domenica 23 novembre 2008

Grand Hotel

  • Sabato 22 novembre 2008

  • Serata Cineclub con il Ballestrero, recensita con estremo ritardo!


Il sabato sera non si fa un soldo di danno a starsene a casa e dopo una lunga assenza torna a grande richiesta il cineclub!
Questa volta tocca a "Grand Hotel" grande classico della MGM (prestigioso acquisto del raffinatissimo Ballestrero) assolutamente imperdibile per un cinefilo degno di questo nome.
Parliamo di un film del 1932 che, per la prima volta nella storia del cinema, mette insieme un cast di all star dando il via a quella che diventerà una consuetudine da La ronde di Max Ophüls fino ai nostri cinepanettoni natalizi... come dire.. la cacca e la cioccolata (in ordine inverso ovviamente)...
Un film corale dove le storie si sfiorano, si intrecciano, scontrano in un epilogo che racchiude tra una morte e una nascita tanta inutilità dell'esistenza terrena... "Grand Hotel... gente che viene, gente che va... non accade mai nulla...".
Un dramma che con nonchalance indossa l'abito della commedia senza mai scadere nel grottesco, che con classe mette alla berlina egoismi e debolezze del genere umano.
Il Grand Hotel infatti è palcoscenico per una girandola di personaggi alle prese con il dramma della condizione umana, incapace di svincolarsi dai ruoli assegnati nel gioco della vita.
Tutto si svolge all'interno di un albergo di gran lusso a Berlino, totalmente ricostruito in studio nella grande tradizione di un cinema artigiano che sapeva reinventare luoghi e paesi, senza l'ausilio della computer graphic.
La macchina è perfetta, le centinaia di comparse si muovono in un meccanismo fluido e ben oliato, la machina da presa si ferma pochi secondi sui personaggi, adeguandosi al ritmo di un frenetico e impersonale via vai, dove il dio denaro èimpietoso protagonista al pari dei personaggi in carne e ossa...
Il colpaccio poi è riunire due attrici del calibro di Greta Garbo e Joan Crawoford, entrambe classe 1905 e col carattere da diva.
La Garbo già celeberrima, reduce dal successo mondiale di Mata Hari e la Crawoford in piena ascesa ma non ancora icona struggente di opere quali Volto di donna o Il Romanzo di Mildred, e poi i fratelli Barrymore (prozii della bella Drew, bimba di ET e scalmanata Charlie's Angel) e il cinghialesco Wallace Beery... Un cast coi controcoglioni e una regia che scandisce il movimento come un orologio svizzero.
Grand Hotel, oltre che a vincere l'oscar come miglior film, fu uno dei primi grandi eventi cinematografici dell'epoca con un lancio pubblicitario precursore dell'odierno marketing (molto spesso tristemente fine a se stesso) che creò un interesse pazzesco nel pubblico dell'epoca.
Insomma va visto, possibilmente con tutti i contenuti extra del DVD che contribuiscono a riportarci indietro nel tempo e far rivivere quello che fu un fenonemeno di un'epoca per noi veramente lontana.

Abbinamento con un anteprima romana! Sta per aprire in Via Andrea Doria una nuova pasticceria sicula! Al momento la vendita de "I cannoli di Salvatore" avviene su ordinazione (Via P.M. Paciaudi, 24 tel. 3383419432) così come quella di vero pistacchio di Bronte in tutte le sue declinazioni!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non so se apprezzare di più la recensione in sè, che spicca per l'ottimo inquadramento dell'impostazione del film, oppure la più golosa segnalazione de "I cannoli di Salvatore" che fanno di te il migliore scovatore di posti insoliti, sempre originali e raffinati!