- Anteprima all'UCI Cinema di Porta di Roma
Tra tanta originalità cinematografica The help si distingue per essere un film decisamente convenziale nel suo raccontare una storia e soprattutto un'epoca.
So' forti gli americani. Sterminano gli indiani, costruiscono la loro fortuna sul traffico di schiavi e poi con gran disivontura ci fanno film, decisamente gli sta bene che ogni tanto si risveglino forze oscure dai cimiteri e succedano cose come Poltergeist.
In the help comunque gli schiavi non ci sono più ma siamo ben lungi dall'integrazione che quella del resto non c'è nemmeno oggi. Si prendono in considerazione gli anni Sessanta, quelli di Happy Days per intenderci, in cui le donne di colore fanno le domestiche sottopagate e sono trattate come esseri inferiori, non degne nemmeno di usare lo stesso bagno dei "padroni".
Il film è tratto dal libro di Kathryn Stocket che non è una una vecchia ottantenne che ha messo per iscritto i suoi ricordi bensì una bella quarantenne che è stata anche accusata da una domestica di colore di aver sfruttato la sua immagine nel libro. Decisamente grottesco!
Il film comunque ha i suoi momenti apprezzabili soprattutto nella riscostruzione degli ambienti e i costumi colorati che fanno da filtro a personaggi da prenderli e sbatterli al muro.
L'apparente perfezione della famigliola americana è agghiacciante e nemmeno c'è la scusa della metropoli e dell'alienazione. Qui la follia impera a totale appalto dell'istituzione familiare.
Emma Stone continua a non piacermi, la figlia di Happy Days poi sarà anche brava ma forse lo è fin troppo e non riesco a non pensare che sia veramente insopportabile come i personaggi che interpreta.
Il film è godibile e ha anche qualche momento divertente. Consigliato in particolare a chi piacciono i libroni di almeno 600 pagine con storie corali al femminile.
Il film è tratto dal libro di Kathryn Stocket che non è una una vecchia ottantenne che ha messo per iscritto i suoi ricordi bensì una bella quarantenne che è stata anche accusata da una domestica di colore di aver sfruttato la sua immagine nel libro. Decisamente grottesco!
Il film comunque ha i suoi momenti apprezzabili soprattutto nella riscostruzione degli ambienti e i costumi colorati che fanno da filtro a personaggi da prenderli e sbatterli al muro.
L'apparente perfezione della famigliola americana è agghiacciante e nemmeno c'è la scusa della metropoli e dell'alienazione. Qui la follia impera a totale appalto dell'istituzione familiare.
Emma Stone continua a non piacermi, la figlia di Happy Days poi sarà anche brava ma forse lo è fin troppo e non riesco a non pensare che sia veramente insopportabile come i personaggi che interpreta.
Il film è godibile e ha anche qualche momento divertente. Consigliato in particolare a chi piacciono i libroni di almeno 600 pagine con storie corali al femminile.
Abbinamento con la Torrefazione Adriatica in Viale Adriatico 1/E tel 0687192734, a parte l'ottimo caffè tutta una serie di ottimi tè tra i quali prediligo quello verde aromatizzato earl grey. Entrarci significa uscire sempre con qualche pacchetto goloso... e ormai da qualche tempo fanno anche un aperitivo niente male!
1 commento:
bella recensione e direi anche buon film. nemmeno a me la è piaicuta la stone :-)
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