giovedì 5 gennaio 2012

Melancholia

  • Ripescando a casaccio film visti l'anno passato...



Il 2011 è stato l'anno dei registi seri che hanno dato la loro interpretazione del catastrofico in attesa di questo fatidico 2012. Lars Von Trier ha tirato fuori questo tremendo Melancholia con una Kirsten Dunst dallo sguardo sempre più liquido. Un primo tempo interminabile e privo di qualiasi interesse che si è visto esclusivamente nella speranza che fosse propedeutico ad un qualche senso. Aspetta e spera...  il senso non è mai arrivato. Conflitti familiari che lasciavano sperare un Festen si disperdono in un'inesorabile fine, senza che ci sia alcuna via d'uscita.  Tutto molto autocelebrativo, con eccessi al quale il patron del Dogma ci ha da sempre abituato, con l'inutile partecipazione di Kiefer Sutherland e di un'isterica Charlotte Gainsbourg. Io ci avevo sperato che fosse un bel film, del resto Lars ha diretto capolavori non indifferenti e in passato ha avuto anche la capacità di confrontarsi mirabilmente con The Kingdoom, dimostrando di saper gestire egregiamente un materiale altro.... Ma questa tremenda Melancholia non decolla, si disperde, non incide ma soprattutto non funziona questa versione apocalittico familiare fatta come sempre di non detti. Insomma si può tranquillamente evitare. Oltretutto io credevo che alla fine ci fosse la colonna sonora di Caparezza e speravo di sentire Good-bye Malinconia. Invece no... pare non si siano messi d'accordo sui diritti. Peccato.
Comunque Good-bye Malinconia, quello sì che è un capolavoro e poi rivedere Tony Hadley è un'emozione non da poco per una ragazza degli anni '80.
Dovendo scegliere tra Melanchonia e Malinconia io consiglio decisamente la seconda!

Viste le centinaia di richieste giunte per e-mail di scrivere il finale dei film riprendo la consuetudine interrotta per pigrizia:
Se volete sapere come finisce Melanchonia selezionate da qui:
Le due sorelle impotenti di fronte all'imminente catastrofe hanno reazioni diverse... una si dispera, l'altra glie fa un baffo. A un certo punto il pianeta si schianta e finisce tutto. fino a qui!

Abbinamento difficilissimo per questo polpettone inutilmente lungo e stiracchiato. Direi che potrei consigliare un bellissimo libro di fantascienza di Kurt Vonnegut: Le sirene di titano. Quale raffinata ironia. Quasi quasi me lo rileggo!

5 commenti:

nickoftime ha detto...

..Von Trier mi ha deluso..da quando ha abbandonato la dialettica inferno paradiso per privilegiare solo il primo è diventato monocorde e patinato...hai ragione sulla presenza attoriale e sull'inutilità di Sutherland...secondo me il regista ha smesso di provocare ed ha preso a prendersi sul serio..ed ecco i risultati..

nickoftime

Anonimo ha detto...

Premesso che adoro letteralmente Caparezza, stavolta non mi trovi d'accordo sul giudizio dato al film. Ma ovviamente è bello ogni tanto essere in disaccordo :)

Ale55andra

jeff ha detto...

E dire che tutti l'hanno messo tra i film dell'anno (e non mi spiego perchè).

Anonimo ha detto...

Film sconnesso, invertebrato, senza né capo e né coda. Il tempo non passa mai, melancholia canaglia :-)
L'ho visto più per "dovere" che per piacere: erano e sono tanti gli appassionati di questa pellicola e non potevo esprimere un giudizio senza la sempre "doverosa" visione.
L'hanno trasmesso sere fa su LaEffe e così mi sono decisa a guardarlo. Tutto. Eh sì perché la prima volta l'ho interrotto a meno della metà: evento rarissimo, ma proprio non gliela facevo più :-)
Ora il "dovere" l'ho compiuto e riconfermo: 'sto film è 'na mattonata e di quelle pesanti. Modestissimo mio parere!
Susanna.

Il cinefilante ha detto...

sì... veramente da farti desiderare che il mondo finisca veramente! :-D