venerdì 13 dicembre 2013

Molière in bicicletta



Oggi mi sento veramente très chic a parlare di Molière in bicicletta che nell'originale sarebbe Alceste, solo che in Italia non avrebbe avuto speranze. Non che Molière possa attirare un grande pubblico ma almeno, per sentito dire, alla gente gli risuona qualcosa, se non altro perché Alberto Sordi (dio perdonami per aver citato Alberto Sordi nel mio blog) fece una versione romanesca de Il malato immaginario e magari funzionando la memoria per associazioni, qualcuno ci incappa.
Confesso che io il film sono andata a vederlo solo per la presenza di Fabrice Luchini.
Fabrice Luchini, colui che da speranza al genere umano maschile, perché lo vedi lì, insignificante, senza un muscolo, in là con gli anni, che ti comunica la sensazione che pure nella vita privata abbia un carattere impossibile da prenderlo e sbatterlo al muro eppure piace.
Piace più di quello che si fa il culo in palestra, piace più del fisico statuario, insomma piace, fatevene una ragione.
Se c'è Fabrice io il film me lo vedo comunque e ogni volta lo conosco un po' di più, intelligente, colto ma sempre in bilico sul passo falso, desideroso di farsi sorprendere da sentimenti che crede non esistano o che non proverà mai e a sorprendersi a credere in quell'amore che sarà la sua rovina. Cinico, disilluso e disincantato, timoroso anche solo a sorridere, che diciamolo il sorriso non è il suo lato migliore. Mettigli un copione in mano e diventa immenso, un gigante, con la capacità di farti scorgere le divinità del teatro e del cinema che albergano e si esprimono dentro e attraverso di lui.
Molière poi, il Misantropo, che in un gioco di rimandi metacinema teatrali si svolge e si riavvolge nelle spirali di ego ingombranti da perdersi tra realtà e finzione.
Protagonista oltre a Luchini il fu bel Lambert Wilson che si presta anche lui egregiamente alla parte.
Neo negativo per la nostrana Maya Sansa che di fronte ai due mostri sacri francesi appare scolastica e impacciata pure nell'autodoppiaggio.
Per il resto potrei dire che Alceste à byciclette è una di quelle opere che fa godere principalmente l'acculturato ma che piacerà anche ai cinefili e a chiunque si diletti con la conversazione intelligente.
Da vedere possibilmente in lingua originale.

Oggi abbinamento con una neo apertura in quel di Ponte Milvio, King Panino in Largo Maresciallo Diaz, 20 tel 0633220775 panineria naturale con piccola scelta di piatti e zuppe del giorno e la meravigliosa possibilità di farsi fare di fronte ai propri occhi centrifughe e frullati di frutta fresca. Il tutto anche con consegna a domicilio.


10 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

applausi per la parentesi su alberto sordi! :)

e al film potrei dare una chance...

Franco Battaglia ha detto...

Io comodo al calduccio di casetta con Cusack e Cage e quella gran mezza sòla de Il cacciatore di donne. Della serata salvo il calduccio di casa e la supercenetta in divano...

cooksappe ha detto...

^______^!

persogiàdisuo ha detto...

mi ispira e luchini è sempre un bravissimo attore, quindi lo recupererò prima o poi...

Il cinefilante ha detto...

cooksappe invidio le tue conoscenze tastieristiche io non avrei idea di come fare quelle piccole V rovesciate che immagino rappresentino degli occhietti compiaciuti!

Il cinefilante ha detto...

persogiàdisuo Luchini è irresistibile!

Graziolina ha detto...

Io l'ho visto in italiano e ho proprio pensato che invece sarebbe valsa la pena di vederlo in versione originale! Anche per la curiosità di sapere se la Sansa è così "legnosa" anche recitando in francese...

Il cinefilante ha detto...

Graziolina ma in reltà anch'io l'ho visto in italiano e infatti me lo rivedrò al più presto in francese. E sulla recitazione della Sansa nutro poche speranze haimè

veri paccheri ha detto...

la tua recensione oltre ad avermi messo di buon umore mi ha convinta a vedere questo film. credo proprio andrò al cine. il trailer pubblicitario non aveva convinta affatto, ma si sa che anche fare i trailer è un'arte che mica tutti... :)

Il cinefilante ha detto...

me lo immagino il trailer... :-D per me la scelta si è basata su Luchini, ero in crisi di astinenza da dans la maison di ozon...