giovedì 7 agosto 2008

Viale del tramonto

6 agosto 2008Ieri sera abbiamo inaugurato una serata “cineclub”, un’iniziativa per recuperare grandi classici del passato e rivederli tra estimatori ed esperti conoscitori...
Succede che un vecchio film si creda di ricordarlo, di conoscerlo a menadito e poi scopri che invece ne era rimasta solo una traccia, per lo più un’idea mutuata dal periodo in cui si era visto, dall’età che si aveva eccetera eccetera.
Il Ballestrero si presenta quindi con il suo ultimo acquisto, il DVD di “Viale del tramonto”, decidiamo di fare gli ultra cinefili e di vedercelo in lingua originale.
Ma come siamo siamo chic… ci mancava solo il secchiello con lo champagne!
Partono le immagini… la prima impressione è che il bianco e nero abbia perso il contrasto che ricordavo o forse è solo uno scherzo della memoria… pare però che la copia master della pellicola sia andata perduta e per il DVD abbiano dovuto scansire, immagine per immagine, una copia a 35mm. Ma bando ai tecnicismi! Che questo è un capolavoro e di questo dobbiamo parlare…
Billy Wilder dirige un film che parla di cinema e che scarnifica senza nessuna pietà le psicologie dei tre personaggi principali:
Un William Holden belloccio e squattrinato che, giorno dopo giorno, accantona le velleità di carriera per diventare il mantenuto dell’attrice ricca ma decaduta.
Una Gloria Swanson eccessiva, icona narcisa, tanto egoista quanto fragile e despota.
Un Erich von Stroheim granitico che si spoglia di ogni dignità in nome di un rapporto che non è amore ma solo dipendenza e totale annullamento del sé.
Siamo nel metacinema.. Gloria Swanson è realmente un’attrice dimenticata e il maggiordomo è Erich von Stroheim celebre regista dell’epoca muto, che ha diretto proprio la Swanson.
Buster Keaton e Cecil B. De Mille nella parte di loro stessi si prestano al gioco al massacro… tutta la pellicola è pervasa da un forte seno dell’ironia e del grottesco (in massimo anticipo sui tempi le scene in cui la Swanson recita coperta di “pecette” per un lifting d’epoca). Tutto è giocato in bilico, sul filo del rasoio, dialoghi e battute raffinatissime (alcune delle quali entrate nella storia del cinema) ma a far da padrone è l’intreccio di relazioni che si instaura trai personaggi: egoismo e senso di colpa giocano una partita inscindibile e si avviluppano in uno schema senza scampo che porta alla tragedia. Ma Wilder non ha bisogno di stupirci col colpo di scena finale, i suoi meccanismi sono così perfetti che l’epilogo si svela in apertura.. indimenticabile la scena del corpo che galleggia senza vita nella piscina, inquadrato dal fondo attraverso l’acqua. Dunque, senza il “cosa succederà?”, siamo costretti a concentrarci solo sui personaggi e sulle loro peregrine vicende.
Un film perfetto… incredibilmente se si pensa alle vicissitudini al momento del casting… Holden era la quarta scelta e la Swanson fu un ripiego dopo che Greta Garbo rifiutò la parte (così come parecchie altre attrici).
Rivisto nel 2008 non cede il passo nemmeno per un secondo e resta moderno, “vivo”, come se fosse uscito in questi giorni.
Se volete il Cinema.. concedetegli una visione, non potrà che essere un bel dono…
Dopo tanto decantare ci metto il l'inciso trash a riportare un po' di equilibrio nelle recensioni cinefilantesche (mi serve a bilanciare l'apertura con lo champagne nel secchiello d'argento)... Ad un certo punto il Ballestrero mi fa: "Senti.. ma una cosa non si capisce bene... se William Holden se la fa o no Gloria Swanson..."
"A Ballestre'... ma non hai visto la dedica sul portasigarette in oro massiccio? I'm mad about the boy..... Senti a me... Ci sarà un motivo se è "mad about the boy"...!
Bellissima la dedica "I'm mad about the boy"....

Abbinamento con “Viale del Tramonto” con il così detto “Giardino degli Aranci” in Via Santa Sabina sul Colle Aventino… Non c’è il viale ma da lì si gode una bella vista di Roma al tramonto…

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mad about the boy è la chiave comica più bella che si possa trovare all'interno di un film drammatico! Comunque mi è venuto in mente che la battuta "I am ready for my close-up Mr. De Mille" è ripresa da Robin Williams in "Mrs. Doubtfire"! Dice pure: "Mi sento tanto Gloria Swanson!" - "Sembri più sua madre!" gli replica il fratello!