mercoledì 14 gennaio 2009

Un matrimonio all'inglese

  • Martedì 13 gennaio 2008, Cinema King di Via Fogliano, 37 spettacolo delle 20.30
Film gradevole e ben confezionato che molti scambiano per la rappresentazione del conflitto tra due mondi diversi (l'Inghilterra del titolo e gli USA)... in realtà si tratta di un ritratto di famiglia in un interno, alle prese con giochi di potere e possesso che nulla hanno a che fare con i sentimenti.
La fichissima Jessica Biel (che ve lo dico a fare.... da anni assisto alla sua crescita professionale ma soprattutto al maturare della sua bellezza sempre più prorompente) è un'americana che sposa un inglese (cojone)...
Ammazza come hanno fatto bene il casting.... stavo lì seduta a chiedermi "ma io...? dove l'ho già visto sto cojone...?"
Poi l'illuminazione! E' il principe di Caspian! Il personaggio più scialbo della storia del cinema fantasy... di parecchi gradini sotto gli amici gay di Frodo, che già loro erano scialbi parecchio!
Insomma ogni volta che il principe di Caspian apriva bocca io non potevo fare a meno di sentenziare: "Questo è un cretino!" oppure "Ha sposato un cretino!"...
Che insomma sono sboccata ma all'uopo mi so contenere e quindi mi sono limitata a "cretino" per non turbare la platea del cinema King.
E comunque non sbagliavo... nel procedere del film Mister Caspian conferma che il suo personaggio, totalmente in lina col suo aspetto, è da prendere a legnate sugli stinchi.
Irritanti i suoi accenni canterini... io avrei chiesto il divorzio alla prima avvisaglia.
La disputa, se così vogliamo chiamarla, ha per protagoniste due primedonne, Larita/Jessica Biel, spregiudicata americana bella, giovane e diretta, con incantevoli "mises" anni trenta dagli splendidi pantaloni dalla linea morbida... e Christin Scott Thomas, donna gelida e scostante, che tra mille attività inutili cerca di mascherare l'inesistenza del rapporto con un marito avvizzito e stanco.
La convivenza nella splendida tenuta inglese risulterà fatale al precario equilibrio di falsità e teatro su cui poggia le fragili basi la famiglia dello sposo... fino ad un gustoso patatrac! Che io chiamerei un lieto fine!
Ma se la fine è lieta o no.. ci sono opinioni discordanti... di questo ne potremo parlare...
Ogni singolo dialogo comunque è lo spunto per denigrare stile e stili non consoni al teatro che la famiglia dell sposo manda in scena da anni, la matriarca sbiadita è perfetta nel suo personaggio costituito da coltivazione di ortenzie, feste di beneficienza (quanto è più facile aiutare chi non si conosce invece di se stessi o di chi ci sta vicino..) e ricordi di un tempo che fu, irrimediabilmente andato.
Simpatica la presenza di un maggiordomo (che per alcuni versi ricorda l'indimenticato cameriere di Hollywood party) che, come tutti gli altri domestici, non esita un secondo a prendere le parti della bella Jessica invece che della sua "padrona".
Una società ben rappresentata nella sua decadenza fortemente voluta e nella sua incapacità di evolversi al di là delle proprietà, dei terreni e di quello che gli altri pensano di noi.
Devo dire che il finale mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo, un senso di liberazione ma soprattutto di immedesimazione...

Per un film così ben curato (ero in visibilio per le porcellane da tè) voglio abbinare qualcosa di molto appropriato. La cartoleria Pantheon dal 1910, in Via della Rotonda, 15 e anche in Via della Maddalena, 41 è un piccolo tempio della carta declinata in tutte le sue versioni più eleganti... Biglietti di auguri con decorazioni che sono una delizia, fogli e buste filigranati e personalizzati... Un posto di altri tempi dove si possono trovare degli oggetti molto interessanti sempre legati al mondo della carta.. timbri a secco, fermacarte, album rilegati in pelle.. Insomma très chic!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Peccato che me lo sono perso... L'influenza si è impossessata di me. Come passa vado a vederlo anch'io. Ho curiosità di vederlo perché i trailer mi sono piaciuti e già si capisce molto delle invettive british e yankee. Bello e adeguato anche l'abbinamento, che oramai è un elemeto irrinunciabile delle tue spassose recensioni!