- 10 gennaio 2009, Cinema Empire in Viale Regina Margherita
- è stata una seconda scelta.. ma al Savoy non c'era più un posto per "Un matrimonio all'inglese"
Yes man è il film perfetto per lui, dove può dare il suo meglio e fare felice il suo pubblico (o almeno fare felice me!).
In sala ci sono parecchie persone e si divertono tutte, anche i bambini e pure la coppia di mezza età dietro di noi che, durante l'intervallo tra il primo e il secondo tempo, dichiara: "beh... vabbè carino... ma non è niente di che...". Niente di che... ma poi ridono di gusto!
A volte sembra quasi che farsi qualche sana risata al cinema non sia raffinato... che un film per essere "bello" debba per forza avere il tocco di Manoel De Oliveira (paragonabile ad una martellata sulle palle)...
Con Yes man potete riporre il martello nell'apposita cassetta degli attrezzi e farvi un po' di risate di gusto...
Personaggi ben delineati, storia divertente che tocca tutta una serie di problematiche con leggerezza senza essere evanescente, con un messaggio ben chiaro... siamo parte di un tutto!
Già il giorno dopo si fa fatica a ricordare la miriade di situazioni che animano altrettanti sketch alcuni dei quali veramente esilaranti... Non c'è un momento di noia, si è trascinati nel turbine degli avvenimenti in cui Jim Carrey brilla come star di prima grandezza, sostenuto da uno stuolo di comprimari brillanti e in parte.
La prima impressione al di là del film in questione è che Carrey sia veramente un attore eccezionale... capace di comunicare non solo attraverso la miriade di smorfie (qui a dire il vero piuttosto contenute) ma semplicemente con un o sguardo tutta una serie di emozioni.
Sul viso qualche ruga a testimoniare gli anni che passano e forse una nota in più di tristezza... si dice che nella vita sia veramente una persona piuttosto chiusa e incline a momenti di depressione... Gli piace cantare, questo sì, e sebbene uno dei suoi pezzi canterini più spassosi sia quello in The cable guy in cui canta Somebody to love dei Jefferson Airplane... qui trova il modo di accennare Can't buy me love dei Beatles... E quindi non posso fare a meno di mettere la sua versione di I'm the Walrus...
Nel film Carrey si affida ad una terapia alquanto particolare.... Aprirsi alla vita e alle infinite possibilità del caso dicendo sempre sì e non rinunciando a niente dalle occasioni alle rogne alle rogne! Il tutto producendo una serie di situazioni paradossali, estreme e spassose.
Fantastico il suo capo sul lavoro, con le sue feste a tema e affetto da manie tipicamente USA... un personaggio che sembra uscito dalla penna di Spike Jonze...
Due parole sul regista Peyton Reed che già da qualche annetto sforna, zitto zitto, gradevoli commedie mai stupide e sempre di una certa classe... vedremo cosa ci riserverà in futuro!
Insomma io sono di parte.. che Jim Carrey me lo porterei a casa e lascerei il lavoro solo per avere il tempo di coccolarlo a dovere...
Va da se quindi che se a voi sta particolarmente sulle scatole, non lo sopportate, non siete in linea con il suo modo di fare comicità... andate a vedere qualcosaltro!
Oppure ispiratevi alla filosofia del film... dite sì... andate a vederlo e c'è pure caso che vi piaccia o che sia il primo passo per fare qualche cambiamento nella propria vita...
Ma mi raccomando... fate attenzione alle vicine di casa attempate... eh eh eh!
Comunicazione di Servizio
Il bollino di censura sul biglietto è motivato dal tentativo di boicottaggio di questo blog da parte dei miei familiari... Mio fratello ha provveduto a decorarlo con un disegnino osceno e mia madre ad accartocciarlo e buttarlo nella pattumiera... E' stata una faticaccia recuperarlo!
Abbinamento... Ahhhhh oggi mi posso togliere la soddisfazione di rivelare il famoso posticino di cui vado accennando da tempo... Dunque dunque... zona Via Veneto, esattamente Via Francesco Crispi, scendendo dal Parking Ludovisi ve lo trovate sulla sinistra poco prima di incrociare Via Sistina....
A prima vista sembra il classico baretto per turisti... ci si può lasciare ingannare dal menu esposto in bella mostra all'entrata... niente di meno veritiero... Si tratta di un bar/Sala da tè che è anche ristorante...
All'interno sedie in paglia di vienna, specchi, atmosfera fin de siècle... ma questo sarebbe nulla... la vera scoperta è la qualità della gastronomia e la gentilezza del personale...
Tramezzini di pain brioche farciti con fantastia e generosità... pasticceria impensabile con profusione di frutti di bosco freschi e fragranti... minisformatini di pasta, bottoncini di pane al latte che sono praticamente tartine irresistibili... Si stenta a credere... e allora io, nota rompicoglioni arrivo a chiedere che tè hanno... immaginando che possano cadere miseramente con la selezione di filtri Eraclea... invece, meraviglia delle meraviglie... tè sfuso di alta qualità, compreso il pregiato tè bianco.
Teiera, tazze e piattini decorati con fiori, non la solita tazza da cappuccino in porcellanona bianca e spessa... Caffè ottimo...
Mentre incredula mi godo tutto ciò... entrano clienti stranieri che vengono serviti con disinvoltura in inglese invece dell'usuale "Ah signo' che vole?"...
Ormai sono in visibilio... una signora tende l'orecchio e sente gli entusiastici commenti che sussurro al Ballestrero... e mi fa: "Guardi... le dico... questa è un'oasi... non esistono posti così in zona... Io lavoro qui vicino e questo è l'unico posto!".
Non ho difficoltà a crederle... anzi non ho bisogno di andare sulla fiducia, sto toccando con mano.
Ci torno qualche giorno dopo per quella che per me è la prova finale.. quella del cornetto.
Cornetto molto sfogliato: BUONO!... cappuccino ottimo.. e la medesima cortesia di altissimo livello... non affettata o troppo confidenziale ma l'equilibrio perfetto di educazione e professionalità. Un posto dove tornare sempre quando si è in centro e di accendere un cero al vostro santo protettore per averlo trovato (nel vostro caso, se non lo conoscevate, il cero lo dovete accendere a me)!
E pure da provare come ristorante... se ci andate prima di me fatemi sapere....
La Fenice
Caffetteria e Ristorante
Via. F. Crispi, 68
tel 064883504
7 commenti:
Dai retta a un intenditore: Jim è il più grande attore di Hollywood. In assoluto. Quelli dell'Academy gli negano l'Oscar perché è un genio. Ovviamente non capito. GM
Grande!Hai trovato un posto davvero bello, credo. Ci vado il più presto possibile!
Comunque hai un blog davvero originale, complimenti!
mon dieu... non vorei creare troppe aspettative... mi raccomando fammi sapere... io credo ti piacerà, siamo dalle parti di un'eleganza assolutamente sottotono...
pierino non ci avevo mai pensato al fatto che potesse essere il più grande attore di hollywood... in genere trovo in ognuno i suoi pregi ed evito di dover mettere sul podi oqualcuno in particolare... ma sai che c'è? ora che mi ci fai pensare... sì in effetti è veramente stratosferico!
Dopo aver letto tutti questi rave su Jim Carrey mi dispiace intervenire per steccare fuori dal coro. Purtroppo mi sta un pò antipatico, anche se gli riconosco il talento. L'abbinamento con la Fenice è quello che ci voleva, visto che mi trovavo col Cinefilante al momento della casuale scoperta. Un posto molto carino, raffinatissimo dal punto di vista culinario e con un appeal schivo, quasi convenzionale. Passandoci davanti non sembrerebbe mai che il posto possa essere così diverso e distinto dalla media.
ahhh... il posticino... finalmente... per me un po' fuori mano: dovrei finirci apposta, dato che non mi trovo mai da quelle parti. Ma sempre buono a sapersi. Magari radunerò il combriccolone cerciabellico e porterò un po' di sana caciara in un posto così ficosissimo! E dirò: "salve a tutti, ci manda marzia, quella del blog..." - Non impallidire! Scherzo! Ciao, bedlam
ci sono stato! marzia non sbaglia: il mio giudizio è praticamente concorde col suo: ho mangiato a pranzo un buon tramezzino e un'ottima mozzarella in carrozza.
Finezza, gentilezza dei camerieri, eleganza, cura dei particolari...
Grazie per la segnalazione!
Enrico
Ps ora bisogna sperimentare la parte dolce e il ristorante
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