venerdì 30 maggio 2008

Sex and the city, The movie

  • Venerdì 29 maggio 2008, Cinema Embassy, Via A. Stoppani, 7
  • Sala quasi piena


Oggi c’è stata la prima di Sex and the City. Volevamo andare a vederla a New York ma impegni pregressi ci hanno fatto optare per l’Embassy di via Stoppani. Biglietti comprati nel primo pomeriggio per assicurarci un posto (non numerato) in questo cinemone dei Parioli, vicino al quale, da qualche anno, si è posizionata la sede romana della celebre cioccolateria napoletana Gay Odin.
A me la Foresta piace parecchio e se qualcuno di ritorno da Napoli me ne porta anche una piccolina… io sono contenta, pure se la posso trovare a via Stoppani in qualsiasi momento.
Dunque il film… inizio fastidioso con una specie di reminder della serie, un inutile collage dei punti salienti per poi incentrarsi tutto sul matrimonio di Mr. Big e di Carrie.
Premesso che io ho sempre preferito Aidan a Mr. Big… devo dire che nel film è ancora più testa di cazzo che nel serial. Roba da prenderlo a legnate… praticamente molla Carrie il giorno delle nozze con un “non ce la faccio”. Diciamolo…. Ma che palle questi uomini irrisolti… che cosa fastidiosa incrociare nella propria vita tipi del genere… Insomma Carrie è distrutta e ne consegue che per più di mezzo film il tutto vira su un drammarico pesante, che nemmeno i frequenti cambi d’abito riescono ad alleggerire…
Le vicende delle quattro amiche si dipanano comunque nel modo che conosciamo e il film finisce per essere un puntatone esteso pur mantenendo un’identità cinematografica decente. Alcune battutine sono carine e nonostante si vada senza nessuna aspettativa si esce soddisfatti e contenti.
Il lieto fine un po’ però mi sfastidia… Mr. Big è proprio un gran coglione!
Per il resto gran trionfo della moda, di abiti e scarpe di ogni foggia e misura con alcuni eccessi che solo Sarah Jessica Parker è in grado di indossare senza incorrere in una denuncia per atti osceni in luogo pubblico…
Se avete visto la serie non potete perdervelo…

sabato 24 maggio 2008

Perché lo dice mamma!

  • Visto su Sky perché non c'era niente altro da vedere...
  • Roba da disdire l'abbonamento...

In onore di questo film istituisco un premio: il “film più irritante degli ultimi 2 anni”.
Cazzo ci sono i presupposti per radiare Diane Keaton dall’albo degli attori americani… ma come è possibile che questa donna, un tempo soave “Annie” sia diventata questa isterica rompicoglioni con “frigidaaaa!!!” scritto in fronte, che anela ad essere risvegliata dal maschio di turno? No perché diciamolo che sono anni che ormai interpreta sempre la stessa parte e si comincia fortemente a sospettare sia la parte di sé stessa… Dunque la Keaton è una madre con tre figlie, due di loro sono sposate e la terza è un po’ una maschiaccia, sempre un po’ trasandata ma comunque carina sebbene veramente impacciata e insopportabilmente logorroica.
La rompicoglioni si fissa che sta figlia si deve sposare e cerca in tutti i modi di accasarla e la cosa incredibile è come la ragazza sia succube.
Io con una madre così sarei come minimo emigrata in Nuova Guinea pur di non avercela trai piedi. Il simpatico quartetto femminile non fa altro che parlare contemporaneamente, generando un’orrenda cacofonia che john Zorn potrebbe usare con successo come riff. Le quattro sono in fissa con il sesso e non fanno altro che parlare nei particolari di cosa piacerebbe loro…. Come se niente fosse… con la madre che le dice frasi del genere: “cara mi aspetto che tu abbia un rapporto completo stasera!”. Ora capisco che c’è stata la rivoluzione sessuale e che molti tabù sono delle grandi stronzate…. Ma parlare con la madre di leccate, pompini eccetera eccetera mi sembra un tantinello esagerato. Invece queste ci vanno nozze con questi discorsi stile “Sex and the city”.. alla fine però si scopre (e glie sta bene) che in realtà la mamma non ha mai provato un orgasmo e allora cosa fa mandy moore? Si lancia in un’interpretazione tipo quella di Meg Ryan in Harry ti presento Sally. Simulare un orgasmo per spiegare alla propria madre cosa si prova.. ma che cosa chic! Datemi Russ Meyers o semplicemente Rocco Siffredi ma Vi prego non mi fate vedere certi orrori...

L’abbinamento di oggi lo dedico al catering… Le interpreti di questo filmaccio hanno infatti una ditta di catering. Ebbene se siete a Roma e volete qualcosa di veramente speciale potete rivolgervi a Nicolai Ricevimenti… classe, qualità e perfezione. Lasciate perdere l'amica che vi racconta di quanto è stato fico il suo ricevimento di matrimonio, la zia che ha mangiato bene alla Valtour e l'ultimo brindisi a base di spumantino per il collega che è andato in pensione... Qui siamo su un altro pianeta. Believe me!

venerdì 23 maggio 2008

Iron man

  • Cinema "Europa", Corso d'Italia, 107/A
  • Sala quasi completamente vuota
Qualche giorno fa ho compato un “gratta & vinci” e ho vinto 50 euri, allora mi sono detta: festeggiamo!
Mando un SMS ad un mio amico “andiamo al cinema e vedere iron man?”.
Risposta: “Stronza che sei! Stavo per proportelo io!”. Adoro queste telepatie!
Per fare un po’ più gli opulenti abbiamo deciso per l’Europa di Corso d’Italia, un cinemone da quasi 1000 posti a sedere, rimasto misteriosamente mono sala, ora un po’ in decadenza- Per di più la sala era praticamente vuota e faceva un po’ impressione, inoltre pare che iron man stia incassando da matti, com’è che di sabato sera il cinema era vuoto?
Ci sediamo a casaccio e la sfiga vuole che ci piazzamo proprio dietro a due checche isteriche, che come abbiamo detto “A”, ci hanno intimato “Potete abbassare la voce per favore???”, con una vocina in falsetto che ai Bee Gees glie fanno una pippa. Tutto il resto del film nemmeno una parola, per evitare di scuotere il sistema nervoso già compresso delle isteriche.
Ci siamo goduti Iron Man, che io sono andata a vedere per rifarmi gli occhi con Robert Downey jr. non solo gran fico ma anche molto simpatico.
Dopo il film abbiamo commentato che gli anni di droghe e di orgie l’hanno tenuto in gran forma.
Il merito pare comunque sia della nuova moglie Susan, la produttrice di Gothica.
Pare che sta donna sia riuscita a fare il miracolo che non è riuscito a Sarah Jessica Parker in sette anni di convivenza. Robert ha messo la testa a posto e non è più nemmeno bisessuale, deve conoscere bei trucchi questa Susan…
Ma torniamo al film, divertente e scanzonato, che non stai nemmeno a porti il problema della credibilità, te lo godi e basta, se non fosse per la presenza di quella scopa secca di Gwineth Paltrow, una delle poche attrici che rovina ogni scena in cui appare. L’aria moscia da gatta morta, le labbra a fessura, gli occhi vitrei, il naso da strega e qui l’hanno pure tinta di roscio.
A molti piace, il mondo è bello perché è vario! Fichissima invece la caratterizzazione di Jeff Bridges nella parte dell’antagonista Obadiah Stane, pelato e con barbona grigia, gran figo pure lui!
In un picolo cameo anche il regista/attore John Favreau, che mi è sempre stato tanto simpatico (per un periodo è stato l’irrisolto fidanzato miliardario di Courtney Cox in Friends), nella vita deve essere uno che si fa un sacco di risate. Chissà, invece magari invece vive in un baratro di dolore senza fine.
Ma del resto si sa, spesso dietro ad un apparente sorriso c’è solo la necessità di sopravvivere-

giovedì 22 maggio 2008

Il treno per Darjeeling

  • Cinema "Quattro Fontane" Via delle Quattro Fontane, 23
  • Nella sala 2 non si respira.
  • Pubblico medio: radical chic...

Abbiamo abbinato alla visione una cena presso il ristorante Hymalaia Kashmir dove si mangia bene e ti fanno anche lo sconto del 10% se gli dici che hai visto il loro sito!
Sono carine queste serate a tema!
Solo che all'ultimo momento due dei quattro cinefilanti presenti si sono dileguati e invece del treno per darjeeling hanno preso quello per Napoli e se ne sono andati a Gomorra. Io, invece, l'India. Questo film lo aspettavo da mesi, se non addirittura un anno. Delicato, colorato, poetico, ironico, divertente, commovente... cinema allo stato puro nella sua invenzione, nell'eccesso ma soprattutto nella sua capacità di creare un universo a sé stante...
In India non troveremo da nessuna parte un treno del genere ma non è questo che chiediamo al cinema...
Tre fratelli eterogenei ma profondamenti simili si imbarcano in un viaggio spirituale scandito dalle fermate del Darjeeling Limited un treno che attraversa l'India. Nonostante gli ambienti ristretti degli scompartimenti e del corridoio, le scene del treno sono delle chicche visive in cui i colori e le geometrie degli spazi e dei corpi si intersecano miracolosamente in forme caledoscopiche. Le situazioni paradossali e surreali si susseguono in una ronda vorticosa in cui i tre protagonisti si dividono la scena insieme ad un ingombrante un set di valigie di Louis Vuitton. Se ne liberaronno alla fine, così come del fardello di un passato doloroso che li ha comunque messi su un percorso di crescita personale.
Da antologia il piano sequenza dei vagoni in cui si susseguono alcuni "attimi" dei protagonisti principali e anche di qualche "cameo", come quello di Bill Murray, capace di dare lustro anche senza una battuta. Cos'altro dire? Che mi stanno un po' sulle palle quei blog con post lunghi due chilometri.. quindi mi fermo qui. Però.. ne avrei ancora di cose da dire.... Andatelo a vedere!