giovedì 24 febbraio 2011

Io sono il numero quattro

  • Cinema UCI Porta di Roma e lo squallore di affrontare il parcheggio deserto di un centro commerciale alle 10 di sera...

Affranta dal panorama cinematografico di questi giorni scopro che è uscito un film di fantascienza. Mi ci butto a pesce senza saperne nulla, ma veramente nulla di nulla. Varcata la soglia della sala a Porta di Roma sono assalita da mille paure e chiedo “Ma nessun attore conosciuto?”

“No… nessuno…”

“Ma insomma che roba è?”

“Pare siano gli stessi produttori di Smallville…”

Dio santissimo, si mette male penso… Smallville… e mi viene in mente quel bamboccione di Superman che da ormai una decina di stagioni affligge i palinsesti di Italia 1.

Ormai sono quasi al sudore freddo ma non posso sottrarmi.

La sala è sorprendemente piena per un terzo.

Inizio folgorante che lascia ben sperare poi il tragico impatto con un cast che nemmeno Beverly Hills… Come ho potuto? Perché… Perché?

Quasi rassegnata mi preparo ad estraniarmi e invece a poco a poco mi rendo conto che con tutti i suoi stereotipi il film Io sono il numero quattro funziona egregiamente e scorre che è una bellezza.

Sebbene si possa in quadrare nel filone giovanilistico non è uno spurio mostrare bei volti nel fiore dell’adolescenza e lo spunto fantascientifico non preclude un’indole formativa che una volta tanto non è basata sul silicone o l’automobile sportiva. Tutti i dubbi e le scoperte dell’età si inseriscono in una trama che non lascia spazio alla noia e che procede senza vistosi buchi di sceneggiatura, non tralasciando nemmeno i pasti delle mostruose creature aliene.

Non deluderà l’appassionato di fantascienza e sicuramente entusiasmerà i teen-agers.

Mille volte meglio dei vari vampiri sbrilluccicanti.

Abbinamento con lo stesso Cinema UCI Porta di Roma... scopriamo che è possibile organizzare feste per bambini direttamente nel cinema stesso. Per il prezzo di 12 euri e 90 a ragazzino si può vedere il film, ti offrono la torta di compleanno ed è compreso anche un tour nella cabina di proiezione. Forse lo spazio con il tavolo e le sedie non è proprio Babington a Piazza di Spagna ma tutto sommato può essere un modo diverso per festeggiare e contemporaneamente impegnati per un paio d'ore le piccole pesti!

venerdì 11 febbraio 2011

Last Night



Una coppia alla prese con la tentazione.
Lui cede e lei no, ma tradisce molto più la donna che, nel profondo del cuore, nei momenti bui, rivolge i suoi pensieri all’antico amore dell’uomo davanti all’occasione si fa ladro.
E come sempre accade nella realtà è lei la prima a rompere il cazzo facendo una scenata al marito che sbava dietro a Eva Mendez.
Cioè.. ne vogliamo parlare? Eva Mendez… robba che se capitasse al mio di marito gli dire: guarda caro vai e poi raccontami tutto!
Cioè come si fa a non essere attratti da Eva Mendez... al momento credo che sia una delle donne più fiche che si siano in circolazione. Poi magari al dunque è tutto fumo e niente a arrosto ma a vederla così è irresistibile. Poi ne parli, racconti, chiedi in giro e scopri che c’è anche qualcuno che ti dice: “mah! Io veramente preferisco Keira Knightley....".


Keira Knightley???
Quella scopa secca col mento e la mascella al quadrato?
A vabbè… “continuamo così… facciamoci del male…”, direbbe Nanni.
Tutto sommato un film che si lascia guardare dal buco della serratura e che mette in scena situazioni vecchie quanto il mondo, soprattutto dopo la parola fine quando quei due poveri cristi dovranno venire a patti con la loro ordinaria banalità.
Con qualche battuta e un piglio meno intimistico poteva essere un episodio di sex and the city dei tempi d’oro. E comunque viva Eva Mendez e abbasso la scopa secca!


martedì 8 febbraio 2011

Devil, American life, Vi presento i nostri, Rabbit hole e pure gli uomini di Dio

Causa grande svogliatezza e tante cose da fare mi tolgo il gusto di una recensione multipla parlando di ben 5 film in un post solo, dedicando ad ognuno di loro non più di cinque righe o giù di lì...



Devil
Quando Shyamalan produce è doveroso dare un’occhiata molto più di quando a produrre è Tarantino che è pacchiano e ripetitivo.
Il diavolo è in ascensore ma in realtà gli spazi non sono angusti, insomma non è girato in una bara…
Bella tensione, situazione paradigmatica  in cui tutti i pezzi sono destinati ad andare al loro posto, soprannaturale quanto basta. Non è un capolavoro ma un film che non farà assolutamente rimpiangere l’affitto del DVD.

American life
Sam Mendez si conferma regista così così, tutto ciò che è stato post American Beauty (col senno di poi per molti sopravvalutatissimo) non ha lasciato un gran segno.. con American Life men che mai… sembrava di vedere una versione on the road di Me, You and everyone I know. Un ritratto della società americana disarmante e ai limiti del fastidioso nel suo, in fin dei conti, sguardo compiaciuto.
Se fossi in voi eviterei.

Vi presento i nostri
Tristezza infinita per il terzo episodio della saga dei Focker & co. Senza smalto, senza carattere ma soprattutto senza risate. Bisognerebbe proibire i sequel per legge.
Mi chiedo… ma chi glielo fa fare a Robert De Niro?
Mi rispondono: ehhhh….i soldi!!!
Mi chiedo: ma che cazzo ci dovrà fare De Niro co’ tutti sti soldi???

Gli uomini di Dio
Narra una leggenda che quando ero piccola mi portarono al Santuario della Madonna di Loreto per qualche arcano motivo... Non avevo più di tre anni ma pare che dopo aver osservato i devoti che si battevano il petto esclamai: Ma questi sono tutti matti?
Purtroppo devo ammettere beceramente che lo stesso pensiero mi è balenato fugacemente vedendo il seppur rigoroso Gli uomini di Dio… Ideologicamente pretenzioso, cinematograficamente ineccepibile…

Rabbit hole
Non ci spreco certo a scrivere una recensione che vada oltre le 5 righe. Nicole Kidman insopportabile, storia stiracchiata e vista nell’80% dei TV movie americani degli ultimi vent’anni.
Due palle come due mongolfiere. Starne alla larga!