lunedì 28 ottobre 2019

The Joker

Domenica 27 ottobre 2019
Cinema King di via Fogliano, spettacolo delle 21.30 anzi no delle 20 e 10.

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Io non ci volevo andare a vedere the jocker, per i seguenti motivi:
1)    Mi sta sul cazzo Batman.
2)    Mi stanno sul cazzo (ma meno di Batman) gli spin-off.
3)    Mi è sempre stato sul cazzo (ma meno di Batman)  il Jocker.
4)    Mi stanno sul cazzo (quasi a pari merito con Batman) quei film che piacciono a tutti, dalla tredicenne neopunk a mi’ nonna in cariola.
5)    Però mi sa che il motivo principale è da ricondurre al fatto che mi sta sul cazzo Batman.

Ieri quando Gian Luca (alias ex Ballestrero) me lo ha proposto ho accettato di buon grado, per i seguenti motivi:
1)    L’ho portato innumerevoli volte a vedere delle mattonate sui cojoni e lui mi rivolge ancora la parola, non solo, mi porta anche dei barattoli di splendidi pomodori secchi sott’olio fatti da lui che sono una delizia.
2)    Poi mi ricordo, tra le tante, quella volta che mi dimenticai sotto casa di Tiberia le luci della macchina accese e mi si scaricò la batteria. C’era pure il diluvio universale e lui si materializzò con i cavetti, risolvendo la situazione.
3)    È il mio fornitore di burro austriaco, che si trova solo al supermercato del Vaticano.
E quindi devo anche a lui il fatto che i miei dolci siano divini (intendo a Gian Luca, non al Santo Padre).

Ma parliamo del jocker, un film che è una pippa madornale, dura uno sproposito e ogni scena te la fanno vedere al rallentatore come i rigori alla domenica sportiva.
La storia è la seguente Arthur, futuro jocker, vive con la madre invalida, vorrebbe fare il comico ed ha una “condition” neurologica per cui ride a cazzo.

Ora possiamo immaginare che ridere a cazzo non sia la cosa peggiore del mondo ma lui ha degli eccessi di sfiga e incontra sempre qualcuno che gli dice “ma che te ridi?” oppure “ma che cazzo te ridi?” e giù botte.

Fino a che arriviamo al paradigmatico basta, questo è troppo!
“Che cazzo te ridi?”
E io te sparo, vestito da clown.
Ne stramazza tre. Tre arroganti Jovanotti di Wall Street, perché pure a Gotham City ci sta questa strada.
Ne nasce un movimento di protesta contro i “ricchi”, tutti si mettono le maschere da clown e sfondano la città.

Arthur (la sto facendo breve) si libera della madre e pure di un amico (stronzi entranbi) ma salva un nano. Finisce che va in televisione ad uno show presentato da Robert De Niro e stramazza pure a lui, non prima di pronunciare un discorsetto tra i più didascalici e banali mai uditi su questo globo terracqueo.

Bordello finale, Gotham messa a ferro e a fuoco, la folla osanna il Jocker e lui ride, su sto cazzo ovviamente.
Interpretazione di Gioacchino Fenice eccelsa, meravigliosa, pazzesca forse ineguagliabile, non la discuto. Ma il film, per me, it’s a big no, un tributo alla violenza e un elogio della follia (non come Erasmo da Rotterdam) di un poraccio di cui non si sentiva l'esigenza di conoscere la genesi.

Che operazione contorta verniciare con la patina glitterata di Hollywood questo personaggio malato mentale, abbandonato dalle istituzioni, front-man di un'umanità allo sfacelo... Cosa vuole trasmettere allo spettatore chi celebra subdolamente la violenza generata dal disagio personale?
Ammarzulliamoci ogni tanto, faccioloci domande e diamoci risposte.

E poi perché l'essere umano si infervora così tanto per la buona, ottima interpretazione, di un attore? Quando egli stesso interpreta quotidianamente superbe prove attoriali? Forse per una sorta di identificazione perversa?
Gioacchino tra l'altro è stato pagato svariati milioni di dollari per questa parte, ci mancava pure che non fosse bravo.

Comunque... Yesterday non è un capolavoro ma è carino, Tarantino da mo' che se lo semo giocato però sto recuperando delle vecchie serie inglesi che sono in visibilio.

Disclaim
Sebbene sembrino molti di più, i cazzi citati in questo post sono solo 10.

Delle suddette serie Tv che ultimamente, diciamolo, sono meglio di tanto cinema, ho recuperato Black Books, una serie british che più british non si può che si svolge in un negozio di libri usati.
Ironica e divertentissima. Trovatela se ci riuscite!