domenica 9 settembre 2018

Mission Impossible: Fallout


  • Sabato 8 settembre 2018, Cinema Moderno The Space di Piazza della Repubblica,
    spettacolo delle 21.30 ma in realtà delle 22 circa. 
  • Il trailer de "Gli invincibili 2" l'hanno mandato in onda tre volte.
    Non che avessi intenzione di andarlo a vedere ma ora ogni pericolo è del tutto scongiurato.
  • Sala piena, di fronte a noi due fidanzati.
    Lui su Instagram e lei in chat con un altro. 


Come ormai da tradizione Mission Impossible lo vado a vedere con Gian Luca (il prode ex Ballestrero). Si può dire che lo stiamo vedendo invecchiare insieme Tom Cruise.

In questo nuovo episodio, evidentemente grazie al fatto che è ai vertici di Scientology, Tom raggiunge quasi l'immortalità fisica, riuscendo a schiantarsi con un elicottero e a rimanere vivo e vegeto, anzi immediatamente dopo scala pure una parete rocciosa a mani nude.

Molte scene di azione di svolgono a Parigi, una Parigi come sempre splendida e affascinante che fa da teatro ad alcune scene di inseguimento veramente eccezionali.
Non è che andando a vedere un episodio di Mission Impossible ci si aspetti di leggere un manoscritto inedito di "G." ma questa volta ci troviamo veramente di fronte ad una storia farraginosa e del tutto inutile.

Il regista (anche sceneggiatore) decisamente ha talento e sappiate, perché di certo non lo sapevate, che si tratta di colui che ha scritto la sceneggiatura de "I soliti sospetti".
In questa sede però la scrittura è poco incisiva e le scene di azione prendono il sopravvento mentre la storia soccombe miseramente.

Da notare anche un Tom Cruise nel cui sguardo si legge qualche preoccupazione, per carità sempre in splendida forma ma l'occhio tradisce stanchezza.

Inoltre Simon Pegg purtroppo è relegato in un ruolo meno incisivo del penultimo episodio e con lui latita anche la profonda l'ironia che, sebbene avesse dato un'impronta quasi comica alla serie, ne sanciva il timbro di godibilità di una visione di alto livello.

Le interpreti femminili  troppo plastificate non aggiungono niente da ricordare e il cattivo turno sembra imbalsamato da tempo.

Comunque tutti questi aspetti per così dire negativi non cambiano il fatto che il film faccia passare passare un paio d'ore col fiato sospeso pur sapendo che il personaggio principale non corre, per contratto, nessun rischio.
Nella realtà però, durante le riprese, Tom Cruise si è sderenato una caviglia e potete vedere la ripresa del drammatico incidente da varie angolazioni in questo spezzone tratto dal Graham Norton Show, pregevole talk-show prodotto dalla BBC.


Ovviamente vorrei concludere facendo presente che Henry Cavill ha un fascino davvero notevole, ma che probabilmente raggiungerà il suo meglio tra dieci o quindici anni, così come accade all'aceto balsamico tradizionale di Modena.

Ispirata da Henry Cavill vi consiglio dunque di provare questo splendido aceto, dell'Acetaia di San Matteo. Se siete appassionati non ve lo fate scappare.
Ovviamente sto parlando dell'aceto, che si può acquistare via web.
Henry Cavill no, ma vi metto una foto però...


4 commenti:

TH ha detto...

Povero Cruise, forse han portato male le corna diabolesche nel poster (almeno così mi sembra il gioco grafico del bianco tra le braccia e il torso)...

...grazie per la recensione, ero in dubbio se vederlo oppure no :)

Il cinefilante ha detto...

Si presta ad interpretazione, nel dubbio di vederlo o no, ci andrai oppure no? :-D

TH ha detto...

Ho dovuto pensarci un po', ma lo vedrò nel fine settimana.
Non è (più) il mio genere... però se ci sono un po' di aggeggi nuovi in dotazione agli agenti dovrei divertirmi.

A proposito di aggeggi, io vorrei esistesse il cerotto a lento rilascio di popcorn, per chi sta cercando di smettere come me (posso arrivare a tre etti a film).

Mi hai anche fatto venire voglia di aceto!

Franco Battaglia ha detto...

Io non gliela posso fa... mi sto ZENanianamente preparando alla scorpacciata di film (belli, brutti, orribili) della prossima Festa del Cinema (18 - 28 ottobre), quindi rinuncio a priori a roba che potrebbe compromettere il mio amore per la settima arte, forse uno strappo per Gli incredibili 2 (che poi sarebbero il doppio dell'Incredibile 1 appena recensito qua sopra.. ahah)