giovedì 23 novembre 2023

Dream Scenario

Cinema UCI Porta di Roma, Sala 7
Spettacolo delle 18.50 iniziato molto più tardi a causa di trailers ripetuti svariate svolte ma grazie al cielo già dimenticati

 


 

Un regista norvegese alle prese con una produzione internazionale e un Nicolas Cage irriconoscibile.
Dream Scenario è un film sui sogni e sull'invisibile trama di fili che ci connette tutti inesorabilmente, con risultati non sempre meravigliosi.
Qui Nicolas Cage è un professore universitario veramente un po' noioso, potrei dire che non è bello ma del resto Nicolas non lo è mai stato, nonostante i tanti interventi per sfinarsi il naso o forse proprio a causa di quelli...
Dicevo potrei dire che non è affascinante ma, insomma, su quasi 7 miliardi di essere umani su questo pianeta, stimando che circa un terzo siano uomini, trovatemelo voi uno che sia affascinante o quanto meno risolto, che basterebbe quello eh!
Questo deve essere lo stesso pensiero che ha fatto la moglie Janet che non solo lo tollera questo marito scialbo ma fa addirittura fantasie erotiche su di lui, vestito come David Byrne col vestito grigio con le spalline.
Sei troppo giovane per ricordarlo?
Non hai abbastanza cultura musicale per sapere chi è David Byrne o i Talking Heads?
Non capisci di cosa sto parlando? Non aver paura, Google ti verrà in aiuto!
Va bene, insomma, che succede? Succede che improvvisamente la gente comincia a sognare questo professore barbuto e tristanzuolo.

Iniziano i suoi studenti, poi qualche amico e pure la figlia fino a che il fenomeno diventa "virale" (termine che mi sta parecchio sul cazzo in era Internet e che sta a significare la diffusione estrema di un conenuto video. Cioè a me basta che scrivono nella descrizione "E' virale!" e potete star sicuri che lo apro col cazzo. E sottolineo, in questa epoca un po' fluida, che io ne sono priva, quindi il video non lo apro proprio).

Paul Matthews si ritrova quindi ad essere suo malgrado il fenomeno del momento e diventa una star.
Il problema è che la sua presenza nei sogni altrui è non partecipativa, è un ignavo per lo più e i sognatori si lamentano un po' di questa cosa.
Ma che può fare Paul? Lui non ne sa nulla di questa cosa, non ha idea del perché accada.
Capiamo però, da alcuni dettagli che la sua vita gli sta un po' stretta, la tendenza a fare goffamente il piacione, una collega che gli soffia l'idea per un libro che non ha mai scritto, insomma tanti vorrei ma non riesco o forse non ci provo nemmeno ma comunque sono frustrato e, anche se non lo percepisco con certezza, sono un represso.
Tutto cambia quando una giovane ragazza gli confessa che nei suoi sogni lei realizza tutte le sue fantasie sessuali. Come spesso accade però le fantasie sarebbe meglio lasciarle stare nel loro mondo perché nel mondo che dal sogno si passa alla realtà le cose precipitano malamente.
Da quel momento il tenore dei sogni cambia e il Paul sognato diventa un violento assassino e stupratore... Nessuno riesce più a stare in sua presenza e lui si ritrova ad essere un pariah, pure la famiglia lo esclude, tanto che è costretto ad andare a vivere in un piccolo appartamento.

Tempo dopo, qualcuno, ispirato dalla vicenda, inventa un dispositivo per entrare nei sogni altrui a scopo pubblicitario e Paul sfrutterà la cosa per indossare il celebre abito grigio e tentare di riconquistare la moglie. Anche nel sogno però verrà trascinato via dal suo desiderio...

Questa è la trama in breve, va da sé che la complessità dell'argomento è enorme e si presta ad una miriade di interpretazioni e teorie che vanno al di là di qualunque lettura di superficie, insomma no, non è Love actually. C'è tutta una disamina della massa che si fa trascinare dai social, c'è il problema di capire cosa sia realmente la vita e perché certe volte ci va così stretta ma per me più di tutto c'è questo scandagliare la psiche umana, sempre pronta a gettare sugli altri la causa del proprio disagio.
Il problema non è Paul, il problema è chi lo sogna, dando sfogo al proprio lato oscuro.

Il soggetto è originalissimo e girato come un thriller a metà tra Hitchcock e Lynch, ha momenti drammatici ma è sempre impregnato di una grande ironia che stempera parecchio l'aspetto surreale.
Un altro colpaccio dell'A24!


Abbinamento mangereccio, in pieno centro, a Palazzo Bonaparte, in piazza Venezia,  hanno aperto una sala da tè di stampo british. Un posto delizioso per una sosta e un buon dolcetto firmato Vivi Bistrot.
Molto molto carino!


2 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Mangiare sotto Escher dev'essere un'esperienza!! ..il film lo vedrò solo in streaming..

Anonimo ha detto...

Sono curiosa di sapere se ti piacerà... Potrebbe essere eh?! In streaming credo che non perda troppo!
Marzia