Domenica 12 gennaio 2025, spettacolo delle 18.30
Cinema Quattro Fontane, nell'omonima via.
Sala 4, che io chiamo "l'autobus", per dimensioni e disposizione.
Apro questo 2025 al cinema con il bel Tofu in Japan.
A me il tofu fa cagare, la soia in particolare fa cagare, però dopo questo film quasi quasi gli concedo un'altra chance.
Dimenticate
la computer grafica, gli effetti speciali e i ritmi roboanti, qui ogni
parola ne sottotace altre cento, è un raffinato lavoro di ricamo bianco
su bianco.
La delicatezza di quest'opera avrebbe
bisogno di neologisimi consoni allo spessore etereo ma stratificato che
appartiene ai sentimenti più puri.
In questo tofu
c'è l'amicizia, l'affetto, il mistero di cosa faccia nascere un'amore,
la famiglia, la dedizione al lavoro, la storia.... La storia di come il
Giappone e giapponesi siano ancora oppressi dal peso della bomba atomica
e di come abbia lasciato intere generazioni orfane e malate.
Ed è tutto modellato come un sussurro, con pennellate di rispetto, riserbo e timidezza, classiche della cultura giapponese.
Il
tofu diventa l'emblema dell'unicità di ogni essere umano e di come
l'impegno, la costanza e la passione possano riversarsi anche in un insipido formaggio.
I
protagonisti, un padre e una figlia divorziata, hanno un piccolo
laboratorio dove ogni giorno si compie il rito dell'estrazione del latte
dai fagioli di soia. Con pazienza si aggiunge il nigiri per la cagliata e poi, con
gesti che hanno un sapore millenario, producono le due varietà di
formaggio, solido e cremoso.
Come tutto ciò che riguarda la produzione di cibo, l'aspetto "esoterico" è il principio che rende speciale una preparazione...
Del resto, come dico sempre, "una ricetta è uno spartito musicale, dipende da chi suona".
Ne
è consapevole il signor Takano che non vuole lasciare a nessun altro il
compito della preparazione, relegando la figlia ad un ruolo marginale
della piccola azienda.
L'incontro casuale di una
donna gentile per lui e di un uomo con cui condividere gli interessi per
lei, dopo qualche ostacolo, cambierà le loro vite e li porterà
finalmente ad aprirsi alla gratitudine e alla vita stessa.
Il
buon tofu che da il titolo al film, già difficile da trovare in Japan
(figuriamoci qui in Italia), resta una chimera, quindi ci si goda il
film senza l'aspettativa di ritrovare quella magia che invece ci ha
concesso quest visione.
Nessun commento:
Posta un commento